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I rischi ambientali e sociali nell’ambito del Primo Pilastro

12 Ottobre 2023
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato una relazione sul ruolo dei rischi ambientali e sociali nel quadro prudenziale di Primo Pilastro degli enti creditizi e delle imprese di investimento.

I rischi ambientali e sociali stanno modificando il profilo di rischio del settore bancario e si prevede che diventeranno sempre più rilevanti nel tempo.

Essi incidono sulle tradizionali categorie di rischi finanziari, come i rischi di credito, di mercato e operativi.

I fattori ambientali e sociali possono altresì influire sia sui rischi affrontati dalle singole istituzioni sia sulla stabilità finanziaria dell’intero sistema finanziario.

In tale contesto, il Rapporto raccomanda miglioramenti mirati per accelerare l’integrazione dei rischi ambientali e sociali nell’ambito del Primo Pilastro.

In particolare, l’EBA propone di:

  • Includere i rischi ambientali nei programmi di stress test sia nell’ambito dell’approccio basato sui rating interni (IRB) sia in quello basato sui modelli interni (IMA) nell’ambito della revisione fondamentale del portafoglio di negoziazione (FRTB).
  • Incoraggiare l’inclusione dei fattori ambientali e sociali nelle valutazioni esterne del credito da parte delle agenzie di rating.
  • Incoraggiare l’inclusione di fattori ambientali e sociali come parte dei requisiti di due diligence e della valutazione delle garanzie immobiliari.
  • Richiedere agli istituti di identificare se i fattori ambientali e sociali costituiscono fattori scatenanti di perdite da rischio operativo.
  • Sviluppare progressivamente metriche di rischio di concentrazione legate all’ambiente nell’ambito delle relazioni di vigilanza.

In una prospettiva di medio-lungo termine, il Rapporto presenta anche possibili revisioni del Primo Pilastro che riflettono la crescente importanza dei rischi ambientali e sociali. Queste includono:

  • Il possibile utilizzo dell’analisi di scenario per migliorare gli elementi previsionali del quadro prudenziale.
  • Il ruolo che i piani di transizione potrebbero svolgere in futuro come parte dello sviluppo di ulteriori miglioramenti basati sul rischio del quadro di riferimento del primo pilastro.
  • La rivalutazione dell’opportunità di rivedere la formula di vigilanza IRB e il corrispondente approccio standardizzato (SA) per il rischio di credito per riflettere meglio gli elementi di rischio ambientale.
  • L’introduzione di indicatori di rischio di concentrazione legati all’ambiente nell’ambito del Primo Pilastro.

Insieme ad altre iniziative politiche al di fuori del quadro prudenziale, l’EBA continuerà a rafforzare l’integrazione dei rischi ambientali e sociali in tutti i pilastri del quadro normativo.

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