L’International Accounting Standards Board (IASB) ha posto in consultazione delle proposte di modifica al principio contabile IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere in caso di conversione degli importi indicati in bilancio, da una valuta funzionale di un’economia non iperinflazionata a una valuta di una gestione estera, di un’economia iperinflazionata.
Il Comitato ha discusso questi requisiti nel contesto di:
- un’entità la cui moneta di presentazione è la moneta di un’economia iperinflazionata, che traduce i risultati e la situazione finanziaria di una gestione estera la cui valuta funzionale è la valuta di un’economia non iperinflazionata;
- un’entità la cui valuta funzionale è la valuta di un’economia non iperinflazionata che presenta il bilancio in una valuta che non è quella di un’economia iperinflazionata.
La questione è diffusa in molte giurisdizioni e potrebbe avere un’incidenza sul bilancio delle entità interessate.
Il Comitato ha osservato che i requisiti, nella loro forma attuale:
- non forniscono una base adeguata per la determinazione della contabilizzazione della prima situazione
- potrebbero, per entrambe le situazioni, produrre informazioni non utili per i fruitori del bilancio.
Il Comitato ha discusso e raccomandato allo IASB una proposta di soluzione che, a suo avviso, migliorerebbe l’utilità delle informazioni risultanti in modo semplice ed efficace dal punto di vista dei costi, eliminando le diversità esistenti.
Lo IASB ha accolto la raccomandazione del Comitato e propone di modificare lo IAS 21 come indicato nel presente exposure draft.
Nelle situazioni considerate, l’entità che redige il bilancio o la gestione estera dell’entità che redige il bilancio ha una valuta funzionale che è la valuta di un’economia non iperinflazionata: applicando le disposizioni dello IAS 21, l’entità converte i ricavi, i costi e gli importi comparativi ai tassi di cambio storici.
Lo IASB ha osservato che in un’economia iperinflazionata, la moneta perde potere d’acquisto ad un ritmo così rapido che le informazioni sono generalmente utili solo se gli importi sono espressi in termini di unità di misura correnti alla fine dell’ultimo periodo di riferimento: pertanto, secondo lo IASB, la richiesta all’entità di presentare i ricavi, i costi e i valori comparativi in termini di unità di misura correnti alla fine dell’esercizio di riferimento dell’entità, aumenterebbe l’utilità di tali informazioni finanziarie ed eliminerebbe la diversità esistente.
Di conseguenza, lo IASB propone che quando un’entità converta gli importi da una valuta funzionale che è la valuta di un’economia non iperinflazionata, a una valuta di presentazione che è la valuta di un’economia iperinflazionata, l’entità converta tali importi, compresi quelli comparativi, utilizzando il tasso di chiusura alla data del più recente rendiconto finanziario.
Lo IASB prenderà in considerazione i commenti che riceverà sulle proposte contenute in questa exposure draft entro il 22 novembre 2024 e deciderà se e, se del caso, come modificare lo IAS 21.