Nel settembre 2014 l’ICMA – European Repo Council ha pubblicato una propria briefing note con la quale l’associazione ha preso posizione sugli obblighi di acquisto forzato (c.d. “buy-in”) e sul trattamento delle operazioni di Securities Financing Transactions (“SFTs”) che deriverebbero dall’esecuzione di quanto previsto dal Regolamento (UE) 909/2014 (“CSDR”).
L’ICMA segnala che i meccanismi per rimediare ad eventuali inadempimenti sono già previsti e attivabili sul mercato, indipendentemente dall’adozione di un approccio di “buy-in” (sugli obblighi forzati per l’acquisto ai fini del regolamento delle posizioni) che si starebbe cercando di attuare con la regolamentazione di dettaglio europea del CSDR.
In particolare, in relazione alle operazioni di SFTs, l’ICMA segnala che i rimedi per gli inadempimenti previsti ai sensi dei duemaster agreementsmaggiormente usati nella prassi internazionale di tali operazioni (GMRA e GMSLA) già prevedono dei meccanismi che sono in linea con le previsioni del CSDR.
Il report successivamente analizza gli impatti della nuova regolamentazione CSDR e dei rimedi previsti per gli inadempimenti che si potrebbero riversare sulla liquidità del mercato secondario degli strumenti oggetto delle operazioni di SFTs nonché sulla fluida allocazione del collateral nel mercato, qualora si adottasse esclusivamente una prospettiva “buy-in side”.
Infine, il report descrive la posizione critica dell’ICMA sugli scenari di obblighi di “buy-ins” che si vorrebbero far discendere dall’applicazione del CSDR.