Il presente contributo approfondisce i risultati della seconda relazione pubblicata da EIOPA il 15 gennaio 2024 in merito all’applicazione della Direttiva IDD sulla distribuzione assicurativa.
Il 15 gennaio 2024, EIOPA ha pubblicato la seconda relazione[1] sull’applicazione della direttiva in materia di distribuzione assicurativa (i.e., “insurance distribution directive”, “IDD”), a due anni di distanza dalla precedente[2].
Nel seguito, una breve panoramica dei risultati dell’analisi condotta.
1. Cambiamenti nel mercato europeo
(i) Inflazione ed aumento dei tassi di interesse
L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse che hanno colpito l’Unione Europea negli ultimi due anni hanno inevitabilmente avuto un impatto anche sul mercato assicurativo.
Da un lato, le compagnie si confrontano con un aumento dei costi dei sinistri, causato dall’incremento generale dei prezzi dei servizi. Dall’altro, i consumatori stanno affrontando una riduzione del potere d’acquisto, situazione resa più critica dall’aumento di premi e franchigie, che, sempre più frequentemente, porta a rinunciare all’acquisto di polizze assicurative.
Il concetto di “value for money” (rapporto qualità-prezzo) dei prodotti è da tempo oggetto di attenzione da parte di EIOPA. Nel 2021 l’Autorità ha pubblicato un Supervisory Statement sottolineando l’importanza per i produttori di monitorare regolarmente l’impatto del costo dei prodotti sul mercato[3]. Questo monitoraggio è cruciale per identificare eventi, inclusi quelli legati all’inflazione, che potrebbero avere un impatto significativo sulle caratteristiche dei prodotti.
L’attenzione a queste dinamiche varia tra gli Stati Membri: in alcuni, EIOPA ha osservato una scarsa considerazione a tali profili; al contrario, in altri, tra cui l’Italia, sono state intraprese iniziative per sensibilizzare produttori e distributori.
Di recente IVASS ha infatti pubblicato un documento di consultazione sulle aspettative di vigilanza in ambito POG soffermandosi, tra le altre cose, sulla necessaria valutazione del rapporto qualità-prezzo dei prodotti[4].
(ii) Ulteriore contrazione del numero di intermediari persone fisiche
In continuità rispetto a quanto già osservato nella relazione del 2022, è stato osservato un ulteriore decremento nel numero di intermediari persone fisiche dovuto, oltre che all’aumento dell’età degli iscritti, all’introduzione di requisiti professionali più severi rispetto al passato ed alla cancellazione degli intermediari inattivi.
(iii) Bancassurance e distribuzione online
La bancassurance continua ad avere un ruolo significativo nella distribuzione dei prodotti “vita”, mentre il comparto non-vita resta dominato soprattutto dagli agenti.
Quanto alla distribuzione online, i dati osservati da EIOPA negli ultimi due anni sembrano seguire le tendenze già descritte nella relazione del 2022.
Il numero di prodotti acquistati online resta piuttosto modesto in tutti gli Stati Membri pur registrandosi una crescita costante di anno in anno, in sintonia con il processo di digitalizzazione in corso.
(iv) Attività in regime di stabilimento e libera prestazione di servizi
Al contrario rispetto a quanto rilevato nel 2022, è stata osservata una leggera contrazione nel numero degli intermediari autorizzati ad operare in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi in altri Stati Membri ma, secondo l’analisi di EIOPA, tale trend potrebbe semplicemente essere collegato alla riduzione del numero di intermediari iscritti nei registri nazionali.
2. Impatto del nuovo quadro regolamentare
(i) Competenze professionali degli intermediari
Negli ultimi due anni si è osservato un miglioramento, in alcuni Stati Membri, del livello di professionalità degli intermediari. Questo miglioramento è riconducibile a diversi fattori, tra cui: frequenti ispezioni di mystery shopping, audit interni condotti dalle imprese assicurative per cui operano e programmi di formazione mirati a tematiche come ESG e categorie di prodotti più complessi, quali gli IBIPs.
(ii) Digitalizzazione e nuovi modelli distributivi
Il binomio distribuzione assicurativa – digitalizzazione resta fonte di alcune criticità:
- la normativa in materia di informativa precontrattuale mostra ancora dei limiti di adattamento rispetto alla realtà digitale (spesso i documenti di polizza non vengono forniti con debito anticipo rispetto alla conclusione del contratto, aumentando così il rischio che il cliente non abbia tempo sufficiente per compiere una scelta consapevole);
- persistono incertezze sulla precisa definizione di “distribuzione assicurativa” e ciò genera confusione tra gli operatori del mercato. Continuano, infatti, a riscontrarsi difficoltà nel distinguere tra mera informativa e distribuzione (a titolo esemplificativo, EIOPA fa riferimento alla presenza di banner su piattaforme digitali che reindirizzano gli utenti sui siti web degli intermediari. In questa situazione, non è sempre chiaro né per il consumatore né per il fornitore della piattaforma chi stia svolgendo attività di intermediazione);
- mancano linee guida sulla raccolta di informazioni relative alle esigenze dei contraenti / assicurati attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning. Tale vuoto normativo pone interrogativi sulla legittimità di tali pratiche e sull’effettiva loro capacità di rappresentare una valida alternativa alla classica compilazione del questionario demands and needs;
- urge contrastare pratiche di tariffazione scorrette, come il “price walking”, che, attraverso l’utilizzo di sistemi di IA ovvero sofisticati strumenti di analisi e di profilazione dei clienti, determinano un costante aumento dei premi svincolato sia dal profilo di rischio dell’assicurato che dai costi dei servizi offerti.
Accanto a questi profili oggetto di attenzione, EIOPA osserva che comunque le nuove tecnologie possono rappresentare un’opportunità per incrementare la tutela del consumatore.
A tal proposito, viene menzionata nel Report una recente iniziativa dell’Ivass, coltivata nell’ambito della sandbox regolamentare[5], finalizzata all’implementazione di un QR code da fornire al contraente unitamente ai documenti di polizza tramite il quale quest’ultimo possa in autonomia verificare la valida iscrizione di un intermediario nel RUI.
(iii) Pratiche commerciali e vendita con consulenza
Mentre in alcuni Stati Membri EIOPA ha osservato, negli ultimi due anni, un miglioramento nella qualità della consulenza fornita agli assicurati in occasione della stipula di contratti assicurativi, in alcuni casi è emersa ancora una certa preoccupazione da parte delle associazioni di consumatori in merito a pratiche commerciali scorrette.
In alcuni Stati Membri, ad esempio, non è richiesto registrare le conversazioni telefoniche nell’ipotesi di vendita a distanza dei prodotti e ciò rende più complesso per l’assicurato difendersi in caso di controversie.
(iv) Sostenibilità e distribuzione assicurativa
I dati iniziali forniti dalle Autorità di Vigilanza sull’implementazione delle nuove norme in materia di sostenibilità evidenziano le sfide che i consumatori stanno affrontando nel comprendere concetti tutt’altro che semplici. Allo stesso tempo, anche gli intermediari stanno incontrando difficoltà nell’acquisire un’adeguata formazione in materia.
(v) Polizze collettive
La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea in materia di polizze collettive[6] (con cui sono stati individuati i criteri per comprendere quando il contraente svolga anche il ruolo di intermediario assicurativo) ha avuto un impatto rilevante in diversi Stati Membri nei quali le Autorità nazionali hanno già preso posizioni specifiche o stanno ancora valutando se e come intervenire.
3. Attività di vigilanza delle Autorità nazionali
Il numero di risorse delle Autorità nazionali dedicate alla vigilanza sulla condotta delle imprese e degli intermediari ha subito un lieve incremento negli ultimi due anni.
Tuttavia, alcune Autorità hanno dichiarato di non disporre ancora di strumenti sufficienti per svolgere un’efficace vigilanza mentre altre (tra cui anche l’IVASS) risultano prive di strumenti di intervento “intermedi” quali, ad esempio, la sospensione dall’esercizio dell’attività (esercitabile dall’IVASS solo in pochi casi specifici).
4. Governo e controllo dei prodotti (“POG”)
Nel luglio 2023 EIOPA ha pubblicato un “Peer review report” con l’obiettivo di esaminare come le Autorità di vigilanza nazionali stiano supervisionando l’applicazione dei requisiti POG da parte di imprese e intermediari.
Sebbene EIOPA abbia constatato progressi in diversi Stati, le maggiori criticità continuano ad essere collegate al “value for money” dei prodotti ed alla sua effettiva valutazione sia al momento della realizzazione del prodotto assicurativo che nel corso del suo monitoraggio.
5. Conflitti di interesse e commissioni di intermediazione
Eiopa ha osservato che, negli ultimi due anni, molti Stati Membri hanno adottato misure volte a contenere gli eccessivi costi di intermediazione o ad incrementare la trasparenza in tale ambito.
Ad esempio, in alcuni Stati è stato introdotto un limite massimo alle commissioni collegate alla distribuzione di alcune tipologie di polizze, per lo più collegate alla protezione di crediti o finanziamenti.
[1] Consultabile al sito web: https://www.eiopa.europa.eu/publications/second-idd-application-report-20222023_en.
[2] Per una breve sintesi di quanto emerso nella prima Relazione pubblicata da Eiopa nel 2022, cfr. https://www.dirittobancario.it/art/prima-relazione-di-eiopa-sullapplicazione-della-direttiva-idd/
[3] Cfr. https://www.eiopa.europa.eu/publications/supervisory-statement-assessment-value-money-unit-linked-insurance-products-under-product-oversight_en.
[4] Consultabile al seguente link: https://www.ivass.it/normativa/nazionale/secondaria-ivass/pubb-cons/2023/08-pc/index.html.
[5] Sulla quale cfr. https://www.ivass.it/operatori/sandbox/index.html.
[6]Cfr:https://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=266563&pageIndex=0&doclang=EN&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=2234497.