EBA ha pubblicato il proprio progetto finale di norme tecniche di regolamentazione (RTS) sul consolidamento prudenziale di un gruppo di imprese di investimento previsto dall’articolo 7(5) del Regolamento (UE) 2019/2033 sul requisiti prudenziali delle imprese di investimento (IFR).
Questi RTS dettagliano l’ambito e i metodi per il consolidamento prudenziale, nonché la metodologia per il consolidamento dei requisiti patrimoniali e le regole applicabili agli interessi di minoranza e agli strumenti aggiuntivi di classe 1 e 2 emessi dalle controllate nel contesto del consolidamento prudenziale.
L’obiettivo di questi RTS è quello di garantire che il consolidamento prudenziale sia effettuato in modo armonizzato e coerente. Questi RTS sono gli ultimi prodotti normativi della Roadmap dell’EBA sulle imprese di investimento, pubblicata nel giugno 2020.
L’IFR prevede che i gruppi di imprese di investimento identifichino un’impresa madre e le sue controllate soggette all’IFR per effettuare il consolidamento del gruppo.
Particolare attenzione viene data alla definizione di un’adeguata struttura organizzativa e di appropriati meccanismi di controllo interno volti a garantire che i dati richiesti per il consolidamento siano debitamente elaborati e comunicati.
Gli RTS trattano in dettaglio i principali elementi che rilevano quando si effettua il consolidamento prudenziale dei gruppi di imprese di investimento.
In particolare, gli RTS illustrano quattro aspetti chiave:
- il perimetro di consolidamento (tipi di entità nel perimetro e tipi di relazioni tra entità nel perimetro);
- i metodi di consolidamento
- la metodologia per il consolidamento prudenziale dei requisiti patrimoniali; e
- le regole applicabili alle quote di minoranza e agli strumenti aggiuntivi di classe 1 e 2 emessi dalle controllate nel contesto del consolidamento prudenziale).
I presenti RTS vanno a chiudere la Roadmap dell’EBA sulle imprese di investimento. Tuttavia, l’EBA sta continuando a lavorare sull’attuazione del pacchetto IFR/IFD, anche nel contesto della sua revisione richiesta dalla Commissione europea.