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Il Codice di buone pratiche per la co-creazione industria-università

5 Marzo 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 5 marzo 2024 la Raccomandazione (UE) 2024/774 della Commissione del 1° marzo su un codice di buone pratiche relativo alla co-creazione tra industria e mondo accademico per la valorizzazione delle conoscenze.

La Commissione ricorda che le attività congiunte di R&I comportano sfide in quanto coinvolgono partner diversi caratterizzati da diversi contesti culturali e professionali, motivazioni e interessi, che comprendono università, organizzazioni di ricerca, comunità locali, imprese, comprese le piccole e medie imprese (PMI), organizzazioni non governative e parti sociali.

Lo scopo della raccomandazione è dunque fornire orientamenti e strumenti dettagliati per i soggetti coinvolti nella R&I, agevolando la creazione di un ambiente favorevole alla co-creazione e di condizioni volte a stimolarla, nonché contribuire allo sviluppo di modelli interattivi e alla promozione del ruolo degli intermediari e delle piattaforme digitali che agevolino la co-creazione e una migliore corrispondenza tra domanda e offerta di innovazione.

Il codice di buone pratiche rispecchia i nuovi orientamenti introdotti dalla Raccomandazione (UE) 2022/2415, in quanto incoraggia i collegamenti e la co-creazione tra tutti i soggetti coinvolti nella R&I e sottolinea l’importanza delle competenze e delle pratiche imprenditoriali.

Sono incoraggiati a seguire la raccomandazione tutti gli attori della R&I che partecipano alla co-creazione tra industria e mondo accademico, fra cui:

  • le università e gli altri istituti di istruzione superiore
  • le organizzazioni pubbliche e private di ricerca, innovazione e tecnologia
  • le infrastrutture di ricerca e tecnologia
  • le imprese di tutte le dimensioni (comprese start-up, spin-off e scale-up)
  • gli intermediari (come i professionisti del trasferimento di conoscenze e tecnologie, gli incubatori, i parchi scientifici e gli intermediari aziendali).

La raccomandazione dovrebbe contribuire all’instaurazione di un ambiente dinamico di R&I e alla promozione di una comprensione reciproca globale dei rispettivi obiettivi e delle rispettive attività dell’industria e del mondo accademico.

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