Le proposte presentate dal Comitato di Basilea nel documento in consultazione “Revisions to the Standardised Approach for Credit Risk” mirano a rafforzare il livello di capitale regolamentare esistente secondo varie direttrici, che includono un ricorso sempre più ridotto ai rating esterni, una maggiore granularità e sensibilità al rischio, calibrazioni e ponderazioni del rischio aggiornate, una migliore comparabilità con i modelli IRB per quanto riguarda la definizione e il trattamento di esposizioni analoghe e, infine, una maggiore chiarezza sull’applicazione degli standard.
Il Comitato sta, pertanto, considerando la possibilità di sostituire i riferimenti ai rating esterni, finora utilizzati nel metodo standardizzato, con un numero limitato di fattori di rischio. Questi fattori di rischio alternativi sono concepiti per variare in base ai diversi tipi di esposizione e sono stati selezionati per la loro semplicità, intuitività e disponibilità di utilizzo, nonché per la loro capacità di spiegare il rischio anche attraverso diverse giurisdizioni.
Date le difficoltà connesse con l’individuazione di tali fattori – da applicare a livello globale, ma che devono essere in grado di riflettere anche la natura locale di alcune esposizioni (come ad esempio il credito al dettaglio e mutui) – il Comitato di Basilea riconosce che le proposte espresse nel documento sono ancora in una fase iniziale di sviluppo e invita i soggetti interessati all’invio di osservazioni e dati utili ad una efficace valorizzazione della proposta.
Contestualmente, il Comitato ha pubblicato un ulteriore documento “Capital floors: the design of a framework based on standardised approaches – consultative document”, con il quale si propone di sostituire il capital floor presente in Basilea I. Il nuovo floor viene basato sugli approcci standardizzati modificati per il rischio di credito, di mercato e operativo (in consultazione).