In occasione del G20 che si terrà a Brisbane nelle giornate del 15 e 16 novembre, il BCBS ha pubblicato una relazione sulle misure volte alla riduzione della variabilità nei coefficienti patrimoniali delle banche e un documento di aggiornamento sullo stato di attuazione degli Accordi di Basilea 3.
Nel documento “Reducing excessive variability in banks’ regulatory capital ratios” il Comitato propone una revisione della metodologia standardizzata di misurazione del rischio a cui associare una nuova versione del “capital floor”. In particolare, al fine di promuovere la fiducia nell’approccio c.d. ‘risk-based’, il nuovo floor dovrebbe non solo coprire tutte le categorie di rischio, ma anche essere uno strumento trasparente e tale da assicurare che tutte le banche (anche IRB) rispettino un livello minimo di capitale considerato “prudenziale”. Ciò, oltre ad aumentare la consistenza dei ratios, secondo il Comitato, dovrebbe anche contribuire ad una maggiore chiarezza e comparabilità dei dati tra tutte le banche.
Con riferimento, invece, al documento “A report to G20 Leaders on implementation of the Basel III regulatory reforms”, il Comitato fornisce un puntuale aggiornamento sullo stato di attuazione del framework di Basilea 3, sulle misure finora adottate e su quelle ancora in corso di adozione (coefficienti sulla liquidità e leva finanziaria), nonché sui progressi fatti nell’identificazione delle banche a rilevanza sistemica globale (G-SIB) e nazionale (D -SIB).
Inoltre, allo scopo di rendere maggiormente noto il grado di armonizzazione raggiunto nelle regole e prassi di vigilanza bancaria, il Comitato segnala il documento “Basel capital framework national discretions”, contenente una relazione illustrativa sul ricorso alle discrezionalità nell’implementazione di Basilea 3 da parte delle autorità nazionali dei diversi Stati, così da fornire informazioni adeguate e trasparenti sulle differenze attuative presenti nelle varie giurisdizioni.