Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la propria posizione ufficiale sulla Proposta di Direttiva relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale.
L’obiettivo delle nuove norme è quello di garantire un elevato livello di protezione e di certezza del diritto ai consumatori europei, in particolare quando gli acquisti di contenuti digitali siano transfrontalieri.
Il testo della Proposta prevede il diritto per i consumatori a rimedi contrattuali non solo in contratti in cui effettivamente si paga un prezzo per il contenuto o servizio digitale, ma anche quando i consumatori forniscono dati personali che saranno trattati dai fornitori, oltre ad ulteriori rimedi per mancanza di fornitura e non conformità, termini specifici per la responsabilità del fornitore e l’inversione dell’onere della prova.
La Proposta, in particolare, riguarda i contratti business-to-consumer (B2C) per la fornitura di contenuti digitali e copre: i dati prodotti e forniti in forma digitale (ad es. musica, video), i servizi che permettono la creazione, l’elaborazione o l’archiviazione di dati in forma digitale (ad es. cloud storage), i servizi che permettono la condivisione di dati (ad esempio Facebook, YouTube) e qualsiasi mezzo durevole utilizzato esclusivamente come portatore di contenuti digitali (ad es. DVD).
I negoziati con il Parlamento Europeo inizieranno dopo che quest’ultimo avrà adottato la propria posizione, probabilmente durante il prossimo autunno.