Il 15 novembre 2017, i membri del Consiglio dell’UE hanno approvato, a nome del Consiglio, un accordo con il Parlamento Europeo su due proposte di regolamentazione in materia bancaria:
(i) una direttiva sulla gerarchia degli strumenti di debito non garantiti nelle procedure di insolvenza di cui alla direttiva 2014/59/EU o “BRRD” (gerarchia dei creditori bancari); e
(ii) un regolamento sulle disposizioni transitorie per assorbire l’impatto sul patrimonio di vigilanza delle banche del principio contabile internazionale IFRS 9. Il regolamento contiene inoltre una sospensione delle disposizioni sul trattamento delle grandi esposizioni del debito pubblico.
Più in particolare, con riferimento alla nuova direttiva, la BRRD non prevedeva la subordinazione per i titoli di debito senior non garantito rispetto ad altre forme di debito non garantito. Tale specifica è ora necessaria in considerazione dello standard di capacità di assorbimento totale delle perdite (TLAC) previsto dal Financial Stability Board nel 2015. La nuova direttiva richiede quindi agli stati membri di creare una nuova classe di debito senior “non preferito”, idoneo a soddisfare il requisito di subordinazione. In tal modo si faciliterà l’applicazione delle norme sul bail-in all’interno dell’Unione Europea in situazioni transfrontaliere e si eviteranno distorsioni di mercato.
Per quanto riguarda il regolamento, le nuove norme sono volte a mitigare il potenziale impatto negativo sul capitale regolamentare delle banche dovuto all’introduzione dell’IFRS 9, dal momento che l’utilizzo dell’IFRS 9 potrebbe comportare un improvviso aumento delle riserve attese di perdita di credito (ECL) e un conseguente improvviso calo dei coefficienti patrimoniali regolamentari delle banche. Le disposizioni saranno necessarie dal 1 gennaio 2018, coerentemente con l’uso del nuovo principio contabile.
Il regolamento prevede inoltre una sospensione di tre anni dell’esenzione del limite di grandi esposizione per le esposizioni delle banche verso il debito pubblico denominato in valuta di un altro Stato membro. L’esenzione è utilizzata dalle banche in diversi Stati membri non appartenenti alla zona euro. L’esenzione cesserà di essere applicata dopo il 31 dicembre 2017.
Il 25 ottobre 2017 era stato raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento. Il Parlamento dovrebbe ora approvare il regolamento in prima lettura. Il testo sarà quindi presentato al Consiglio per l’adozione definitiva.