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Il correttivo al Codice appalti in Gazzetta Ufficiale

2 Gennaio 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 305 del 31 dicembre 2024, Supplemento Ordinario n. 45/L, il Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209, recante disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici (anche noto come correttivo al Codice appalti), di cui al D. Lgs. 36/2023.

Il correttivo al Codice Appalti modifica numerosi articoli del codice, e inserisce 3 nuovi allegati, intervenendo principalmente nei seguenti ambiti:

  • tutela dell’equo compenso nelle gare di progettazione: si chiariscono i termini di applicabilità della legge sull’equo compenso (L. 49/2023) al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi; si introducono, nell’art. 41, specifici criteri per l’affidamento dei contratti relativi ai servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo pari o superiore a 140.000 euro
  • meccanismo di revisione dei prezzi nei contratti pubblici, con indici sintetici che permettono di adeguare gli importi contrattuali
  • digitalizzazione dei contratti pubblici e BIM (Building Information Modeling – progettazione in modalità digitale): in particolare, è confermato l’obbligo del BIM a decorrere dal 1° gennaio 2025 negli appalti pubblici per la progettazione e realizzazione di lavori di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti, con una soglia che passa da un importo a base di gara di 1 milione di euro, alla stima del costo presunto dei lavori pari a 2 milioni di euro
  • tutela della micro, piccole e medie imprese (PMI): in particolare, nei contratti di subappalto dovrà prevedersi una quota riservata alle PMI, pari al 20% delle prestazioni
  • tutele lavoristiche: in particolare, il nuovo Allegato I.01 stabilisce i criteri per l’individuazione del contratto collettivo di lavoro applicabile e la verifica dell’equipollenza dei contratti, diversificando la disciplina tra il settore dei lavori e quello dei servizi e forniture
  • consorzi: al fine di evitare distorsioni nelle gare e favorire la competitività, viene omogeneizzata la disciplina applicabile ai diversi tipi di consorzi stabili
  • finanza di progetto: viene mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi per garantire trasparenza e competitività
  • garanzie fideiussorie: risultano semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese
  • esecuzione contratti: viene rafforzata le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere; si tipizzano inoltre le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione, e viene introdotto il nuovo istituto dell’accordo di collaborazione
  • CCT (Collegio Consultivo Tecnico): viene promosso come strumento di prevenzione delle controversie, introducendo nuove limitazioni ai costi e alle facoltà di ricorrere a lodi contrattuali
  • qualificazione delle stazioni appaltanti: sono previsti incentivi alla qualificazione dei soggetti non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori.
Di cosa si parla in questo articolo
Una raccolta sempre aggiornata di Atti, Approfondimenti, Normativa, Giurisprudenza.
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