Pubblicato sulla Rivista di Diritto Bancario l’articolo di Sebastiano Costa, Ricercatore in Diritto commerciale, Università degli Studi di Bergamo, sul divieto di usura nell’acquisto di partecipazioni societarie a scopo di finanziamento.
L’acquisto di partecipazioni societarie allo scopo di realizzare un finanziamento dell’impresa è da tempo una pratica diffusa sul mercato.
Al riguardo, oltre al divieto di patto leonino, è da verificare se l’autonomia dei privati incontri l’ulteriore limite del divieto di interessi usurari.
La fattispecie in osservazione è parsa ricompresa nell’ambito di applicazione dell’usura presunta e, dunque, sottoposta al sistema del tasso soglia.
Così, per il calcolo del TEG bisognerà prendere in esame i flussi finanziari programmati dalle parti in occasione dell’acquisto della partecipazione societaria e del successivo disinvestimento in esecuzione delle opzioni put o call.
Gli eventuali oneri accessori all’erogazione del credito, ove non compresi in nessuna delle voci rilevate nel TEGM, vanno intestate allo spread di scostamento dal TEGM attualmente ammesso.
Il momento rilevante ai fini della verifica del ricorso dell’illecito usurario sarà quello iniziale della concessione del finanziamento.
Leggi il contributo completo in materia divieto di usura nell’acquisto di partecipazioni societarie al seguente link.