Il Prof. Riccardo Cesari, Consigliere dell’IVASS, ha partecipato all’audizione del 13 giugno 2024 presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
Durante l’incontro, il Prof. Cesari ha illustrato una relazione intitolata “Indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale allargato, con particolare riguardo alla transizione demografica, all’evoluzione del mondo delle professioni, e alle tendenze del welfare integrativo”.
L’indagine evidenzia come il sistema italiano di welfare, sia pubblico che privato, sia attualmente minacciato da dinamiche destabilizzanti, quali l’invecchiamento della popolazione, la denatalità, la decelerazione del PIL e il calo del tasso di occupazione, unitamente alla precaria situazione della finanza pubblica.
Nell’analisi dei fattori che incidono sulla sostenibilità del welfare sono presi in considerazione, in particolare, i seguenti aspetti:
- il ruolo del settore assicurativo nella previdenza complementare: tra il 1992 e il 2005, il sistema previdenziale italiano è stato riformato mediante la creazione di una struttura a tre pilastri: (i) pubblico-universalistico, (ii) collettivo-integrativo e (iii) individuale-volontario. Incentivi fiscali, regole chiare e controlli efficaci hanno reso il sistema previdenziale italiano un punto di riferimento nel panorama internazionale. Le assicurazioni, in tale sistema, svolgono un ruolo cruciale, consistente nella gestione dei fondi integrativi, dei piani individuali pensionistici (PIP) e del sistema di erogazione delle rendite pensionistiche complementari;
- il welfare sanitario: il sistema sanitario italiano si basa su tre componenti: (i) la gestione pubblica del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per le prestazioni base nel quadro dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), (ii) i fondi sanitari integrativi no-profit per l’assistenza collettiva, e (iii) le polizze assicurative individuali. Una significativa spesa sanitaria privata, tuttavia, è sostenuta direttamente dalle famiglie;
- la spesa sanitaria: l’Italia adotta un sistema a gestione pubblica. Solamente il 75% della spesa è coperto da fondi pubblici e privati obbligatori, mentre le spese out-of-pocket delle famiglie si attestano su livelli elevati (22%). Nell’ambito della spesa sanitaria privata, una voce significativa è rappresentata dai fondi integrativi;
- il ruolo del settore assicurativo nel ramo malattia: i premi del ramo malattia sono in crescita moderata, rappresentando oltre il 70% della spesa sanitaria intermediata negli ultimi quattro anni.
L’azione di vigilanza dell’IVASS nel settore della sanità integrativa ha rivelato l’esistenza di numerose problematiche che riflettono le carenze di una normativa frammentaria e obsoleta, non idonea a garantire una protezione adeguata ai cittadini.
È quindi auspicabile una riforma organica con l’obiettivo di potenziare la struttura di vigilanza e favorire la trasparenza e l’efficienza del sistema.
Inoltre, di fronte al crescente invecchiamento della popolazione, appare urgente l’adozione di un modello di welfare integrato, basato su partenariati tripartiti “Stato-Imprese-Terzo Settore”, per rispondere in modo sostenibile e universale alle crescenti esigenze di assistenza a lungo termine.
