Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato i risultati al 31 maggio 2011 sull’applicazione dell’Accordo per il Credito, sottoscritto il 16 febbraio 2011.
L’Accordo, stipulato dalle parti che già avevano dato vita alla moratoria sui debiti delle PMI, prevede quattro canali di sostegno finanziario alle imprese:
1. proroga fino al 31 luglio della moratoria, per le PMI che non ne abbiano già beneficiato;
2. allungamento della durata del mutuo per le PMI che hanno già beneficiato della moratoria, potendo eventualmente usufruire della garanzia del Fondo Centrale di Garanzia o dell’ISMEA, o di un finanziamento della Cassa depositi e prestiti. In questi casi, il tasso del finanziamento rimane invariato;
3. copertura dal rischio di tasso con strumenti semplici e facilmente comprensibili;
4. disponibilità di un finanziamento proporzionale all’aumento di capitale per le PMI che rafforzano il patrimonio.
Per quanto attiene le domande di sospensione pervenute, quindi, queste superano le 285 mila unità, di cui circa 35 mila relative al periodo di proroga della moratoria. Tenendo conto dei tempi di istruttoria (circa 30 giorni), sono state accolte fino a maggio più 211 mila domande, per un debito residuo di oltre 61 miliardi di euro.
Per ciò che riguarda l’allungamento della durata dei finanziamenti per le PMI che hanno già beneficiato della moratoria, sono pervenute 1038 domande, per un importo di debito pari a 700 milioni di euro. Secondo il Ministero il numero limitato di domande può riflettere una accresciuta capacità delle aziende che hanno beneficiato della sospensione delle rate di mutuo a far fronte ai propri impegni.