Consob ha pubblicato il proprio Piano Strategico per il 2025-2027, volto a rendere più efficace ed efficiente l’attività di vigilanza e a sostenere lo sviluppo del mercato finanziario italiano, assicurandone la competitività.
Tale obbiettivo sarà perseguito da Consob anche attraverso il contributo ai lavori di revisione del TUF, il potenziamento della protezione degli investitori, il presidio ai rischi derivanti dall’evoluzione tecnologica, favorendo al contempo la canalizzazione del risparmio verso l’economia reale italiana.
Il Piano strategico Consob 2025-2027, più in generale, dopo l’analisi delle attività realizzate e dei progressi conseguiti nel quadro del Piano precedente (esplicitata nel capitolo 2), individua due direttrici e due fattori trasversali di azione, con specifici obiettivi strategici e azioni attuative che svilupperà nel triennio (delineate nel capitolo 3).
In particolare, per favorire lo sviluppo dei mercati finanziari a supporto della crescita (ovvero la seconda Direttrice del Piano strategico), l’impegno di Consob sarà volto:
- a favorire l’accesso al mercato dei capitali delle imprese italiane, per il rilancio della piazza finanziaria domestica, e in particolare per le PMI, ovvero la struttura portante dell’economia italiana
- ad individuare le misure che favoriscano il mantenimento della quotazione da parte delle società già quotate, ove incidono negativamente e favoriscono il delisting, soprattutto delle PMI:
- la strutturale incapacità della borsa di esprimere nei prezzi dei titoli i valori impliciti nei fondamentali delle aziende emittenti
- eccessivi oneri della regolamentazione
- una ridotta liquidità
- a rafforzare il ruolo degli investitori istituzionali, in particolare di quelli domestici, poiché dotati di risorse consistenti e di orizzonti di investimento a lungo termine: una maggiore partecipazione ai mercati azionari degli investitori istituzionali può favorire non solo la diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese, ma anche una maggiore liquidità dei titoli quotati/ammessi a negoziazione e la corretta valutazione di mercato delle imprese stesse
- a proseguire il proprio impegno nell’ambito dei lavori per la revisione organica del TUF e delle norme civilistiche di diritto societario, così come dettato dalla Legge Capitali, individuando le misure normative che riconoscano il carattere internazionale del mercato finanziario italiano e l’importanza di renderlo sempre più attrattivo: la riforma del TUF comporterà altresì un’intensa attività di revisione della regolamentazione secondaria di competenza della CONSOB, per l’adeguamento alle nuove disposizioni di prossima emanazione; in particolare, Consob si adopererà:
- per la rimozione dei casi di c.d. goldplating
- per semplificare i procedimenti di scrutinio dei prospetti
- per ridurre i tempi amministrativi e i costi
- ad incentivare la partecipazione degli investitori retail al mercato mobiliare:
- potenziando gli strumenti di tutela degli investitori retail, soprattutto a fronte dei rischi associati all’investimento tramite canali digitali e al fenomeno del greenwashing
- preservando e innalzando la fiducia nel sistema finanziario, anche attraverso relazioni corrette con gli intermediari e, nei casi di controversie, la risoluzione stragiudiziale attraverso l’ACF
- potenziando l’educazione finanziaria
I fattori trasversali del Piano strategico Consob sono:
- la transizione digitale
- la transizione sostenibile
In particolare Consob:
- continuerà i lavori di aggiornamento e attuazione del quadro regolatorio sulla finanza digitale, in via di consolidamento in ambito nazionale ed europeo, fornendo un contributo proattivo al ciclo di regolazione
- continuerà a vigilare sui comparti dei mercati e dell’industria più interessati dall’innovazione finanziaria per favorire un adeguato sviluppo delle applicazioni delle nuove tecnologie nel rispetto dei presidi di trasparenza, sicurezza e tutela degli investitori
- in qualità di membro permanente del “Comitato FinTech” istituito presso il MEF, proseguirà la cooperazione con le Autorità e le Istituzioni che ne fanno parte
- continuerà la propria azione di contrasto al fenomeno del greenwashing nell’ambito di un approccio teso ad accompagnare e monitorare gli operatori nell’applicazione della disciplina in vigore: proseguirà in particolare nella convergenza di vigilanza promossa da ESMA, sulle iniziative volte a rafforzare i controlli diretti sull’informativa di sostenibilità secondo le priorità e le linee guida per le rendicontazioni di sostenibilità (Guidelines on Enforcement of Sustainability Information – GLESI), tenendo conto dei profili di interconnessione tra disclosure finanziaria e di sostenibilità, e l’esame delle informazioni di sostenibilità contenute nei prospetti
- monitorerà il processo legislativo volto all’approvazione delle proposte di semplificazione per il settore della finanza sostenibile (c.d. pacchetto Omnibus), fornendo il suo contributo nelle opportune sedi istituzionali e ne valuterà l’impatto sull’attività di vigilanza che, a partire dal 2025, sarà svolta sui nuovi obblighi informativi in tema di reporting non finanziario delle società quotate.