Banca d’Italia ha pubblicato il primo rapporto sulla stabilità finanziaria (n. 1/2024), che analizza in particolare le condizioni dei mercati finanziari internazionali, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia, le condizioni del sistema bancario e la patrimonializzazione nel comparto assicurativo.
Nel 2023, in particolare, l’economia globale ha rallentato, con previsioni di crescita ancora deboli, mentre l’inflazione ha smesso di calare negli Stati Uniti, ma è diminuita nell’area dell’euro e nel Regno Unito.
Persistono rischi legati ai conflitti internazionali, nonostante i mercati finanziari siano più rilassati; Banca d’Italia rileva comunque che i tassi di interesse sono in aumento negli Stati Uniti, con potenziali impatti negativi sul settore immobiliare commerciale.
In Italia, i rischi per la stabilità finanziaria sono leggermente diminuiti, con miglioramenti nei mercati e una crescita economica stabile; tuttavia, il debito pubblico rimane elevato, rappresentando un rischio potenziale in caso di andamento economico meno favorevole del previsto.
I prezzi delle abitazioni continuano a salire moderatamente, riducendo i rischi finanziari; anche se l’incertezza economica rimane alta, la ricchezza finanziaria delle famiglie è in aumento, con un indebitamento in calo e una buona qualità del credito.
Le imprese sono meno vulnerabili, grazie a una leva finanziaria ridotta e a una maggiore liquidità.
Il sistema bancario italiano mantiene una buona redditività, sebbene siano presenti rischi legati alla qualità dei prestiti e alla raccolta di liquidità: Banca d’Italia ha attivato una riserva di capitale per affrontare eventi avversi, confermando il proprio impegno per la stabilità finanziaria.