L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato oggi il Risk Dashboard (RDB) trimestrale per il secondo trimestre 2024, con le informazioni statistiche aggregate relativamente al quadro di rischio complessivo per i maggiori istituti dell’UE/SEE.
Come risulta dal rapporto, il rendimento del capitale proprio (RoE) delle banche dell’UE/SEE è rimasto pressoché invariato su base annua, raggiungendo il 10,9%, 10 punti percentuali in meno rispetto a un anno fa: su base trimestrale il RoE è aumentato di 30 pb, grazie soprattutto all’aumento degli altri proventi operativi.
Il margine di interesse netto (NIM) è leggermente diminuito, indicando che potrebbe aver raggiunto il suo picco nel primo trimestre 2024: secondo EBA, poiché la crescita dei volumi non è riuscita a compensare l’impatto negativo del margine d’interesse netto, il reddito netto da interessi è diminuito leggermente su base trimestrale.
Il coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) delle banche dell’UE/SEE è aumentato su base fully loaded di 10 pb, raggiungendo il 16,1% nel T2 2024.
Anche l’indice di copertura della liquidità (LCR) e l’indice netto di finanziamento stabile (NSFR) sono aumentati nel secondo trimestre: nel numeratore dell’LCR, la quota di liquidità e riserve detenute dalle banche dell’UE/SEE è ulteriormente diminuita, mentre è aumentata la quota di attività delle amministrazioni centrali.
I prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie sono leggermente aumentati nel trimestre.
Le esposizioni sovrane sono aumentate dalla fine dell’anno scorso di circa 200 miliardi di euro (+5,5%), accompagnate da un aumento della quota di esposizioni rilevate al valore equo e da un aumento della quota di scadenze a breve termine.
L’indice dei prestiti non performanti (NPL) è rimasto stabile all’1,9%, con divergenze significative tra i vari segmenti.