Pubblicato sulla Rivista di Diritto Bancario l’articolo di Davide Maresca, Ricercatore in Diritto dell’Economia, Università Pegaso, sul vantaggio economico negli aiuti di stato alle banche per la rimozione degli NPL.
L’indagine muove dal documento di consultazione della Commissione europea, denominato “Improving transparency and efficiency in secondary markets for non-performing loans” del 16 giugno 2021 per indagare quali sono le possibili limitazioni sul mercato secondario degli NPL in ragione dell’applicazione della normativa in materia di aiuti di stato.
L’articolo, sulla scorta delle indicazioni della Commissione europea, tenta di applicare la metodologia della condizionalità agli aiuti bancari estendendo i relativi effetti ai gestori secondari dei crediti ceduti al fine di verificare se hanno effettivamente conseguito rendimenti analoghi a quelli valutati in sede di cessione (attraverso il valore economico reale) e se, in caso di significativo scostamento, la Commissione stessa debba intervenire per valutare se è stata mantenuta la condizionalità sottostante la decisione di autorizzazione dell’aiuto, ex art. 108 TFUE, prodromico alla cessione.
L’interpretazione proposta implica una valutazione dei flussi di cassa “dinamica”, estesa ai mercati secondari, paragonando il valore economico reale prospettico a quello effettivo (ad esempio per un adeguamento dei tassi risk free) al fine di valutare ex post come legittime misure di aiuto che inizialmente potevano apparire illegittime e viceversa.
Da ciò consegue una sorta di remunerazione “controllata” ex art. 107 TFUE che dovrebbe prevedere, come contropartita, una più facile e veloce procedura di riscossione, come richiesto dalla Commissione europea.
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