L’Organismo Italiano di Valutazione (OIV) ha posto in pubblica consultazione una proposta di Linee guida per l’impairment test dopo gli effetti della pandemia da Covid – 19.
In particolare, le Linee guida riportano:
- un quadro sistematico di riferimento per la stima del valore recuperabile delle attività in un contesto di crisi, caratterizzato da elevata incertezza;
- alcune indicazioni da seguire nella costruzione dell’impianto valutativo ai fini di impairment test;
- alcune soluzioni adottabili per trattare l’incertezza delle valutazioni, sulla base delle best practice identificate da un gruppo di lavoro OIV che comprende accademici, professionisti, esperti di valutazione a fini di financial reporting ed analisti finanziari.
L’elemento che contraddistingue l’impairment test in questa fase della crisi, evidenzia l’OIV, è rappresentato dalla grande incertezza che caratterizza lo scenario macroeconomico che non solo rende difficile effettuare previsioni, ma comporta anche una continua evoluzione dello scenario di riferimento. Tutto ciò si traduce:
- in una maggiore incertezza nelle stime alla base delle valutazioni che, per definizione, sono “forward looking”;
- (nell’esigenza di chiarire gli elementi conosciuti e conoscibili alla specifica data della valutazione che, per definizione, deve essere “point in time”.
Si ricorda come le società che adottano gli IAS/IFRS sono chiamate a svolgere l’impairment test delle attività immobilizzate (materiali, immateriali e partecipazioni) ogniqualvolta si manifestino fattori esterni o interni di presunzione di perdita di valore (IAS 36.12).
La pandemia da Covid – 19 per intensità ed imprevedibilità, evidenzia l’OIC, costituisce per tutte le imprese un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore e pertanto richiede un’analisi di impatto (assessment) della crisi sul valore di tutte le attività immobilizzate.
La consultazione avrà termine il 15 settembre 2021.