Pubblicata la Circolare Agenzia delle Entrate n. 3 del 23 marzo 2021 sull’Imposta sui servizi digitali.
La Circolare fornisce in particolare chiarimenti interpretativi in merito al funzionamento dell’imposta sui servizi digitali, introdotta con l’articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), anche alla luce delle modalità applicative specificate nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 15 gennaio 2021, di attuazione di quanto previsto dal comma 49 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2019.
La Circolare affronta diversi profili, ed in particolare:
- l’ambito di applicazione soggettivo, specificando le modalità di verifica del superamento delle soglie, la nozione di gruppo e taluni aspetti definitori contenuti nel Provvedimento;
- l’ambito di applicazione oggettivo, precisando il contenuto dei servizi digitali soggetti all’imposta e i servizi esclusi;
- le modalità di calcolo della base imponibile anche al fine di evitare duplicazioni impositive, illustrando i metodi di geolocalizzazione ai fini della determinazione dei ricavi imponibili;
- gli adempimenti gravanti sui soggetti passivi dell’imposta, con particolare riguardo agli aspetti dell’identificazione, della tenuta della contabilità, del versamento, della dichiarazione e della richiesta di rimborso;
- il rapporto tra l’imposta sui servizi digitali e le Convenzioni contro le doppie imposizioni concluse dall’Italia nonché il relativo trattamento a fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.