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Incidenti di sicurezza TSP: rapporto ENISA 2023

3 Gennaio 2025
Di cosa si parla in questo articolo

L’ENISA (l’Agenzia europea per la cybersicurezza) ha pubblicato il rapporto 2023 sugli incidenti di sicurezza segnalati dai fornitori dei servizi fiduciari (TSP), analizzandone le cause principali, le statistiche e le tendenze.

Trattasi di una panoramica aggregata delle violazioni segnalate per il 2023, trasmesse all’ENISA e alla Commissione da 27 Stati membri dell’UE e 3 Paesi del SEE.

Ai sensi dell’art. 19 del Regolamento eIDAS, i fornitori di servizi fiduciari (TSP) nell’UE devono notificare ai propri organi di vigilanza nazionali eventuali incidenti di sicurezza, i quali inviano una sintesi di queste segnalazioni di incidenti all’ENISA su base annuale.

Successivamente, l’ENISA pubblica una panoramica aggregata degli incidenti di sicurezza segnalati, con statistiche dettagliate sugli incidenti di sicurezza dei servizi fiduciari.

Questo strumento consente un’analisi personalizzata delle tendenze e dei modelli e supporta l’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti, fornendo una panoramica aggregata delle segnalazioni di incidenti di sicurezza inviate dagli organi di vigilanza durante il 2023.

Si ricorda che il Regolamento UE 910/2014 (eIDAS) stabilisce le regole per i regimi di identità elettronica e i servizi fiduciari in Europa, i regimi di identificazione elettronica nazionali, l’interoperabilità transfrontaliera e i servizi fiduciari.

L’art. 19 stabilisce l’obbligo per fornitori di servizi fiduciari qualificati e non qualificati (TSP) di segnalare qualsiasi violazione della sicurezza o perdita di integrità che abbia un impatto significativo sul servizio fiduciario fornito o sui dati personali in esso conservati.

Il Regolamento eIDAS mira a:

  • garantire che le firme elettroniche possano avere lo stesso valore legale delle firme tradizionali
  • rimuovere gli ostacoli al commercio elettronico e a tutti i tipi di transazioni elettroniche nell’UE, con l’obiettivo di costruire un mercato interno europeo dei servizi fiduciari
  • garantire che le firme elettroniche funzionino a livello transfrontaliero e abbiano lo stesso status giuridico delle loro equivalenti tradizionali su carta.
Di cosa si parla in questo articolo

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