La Consob ha pubblicato il Rapporto relativo all’anno 2021 sull’informativa non finanziaria delle società quotate italiane, con particolare attenzione alle conseguenze dell’entrata in vigore della Direttiva 2014/95/UE (Corporate Sustainability Reporting Directive – Acronimo CSRD) sul reporting di sostenibilità.
In particolare, il Rapporto si suddivide in quattro sezioni.
La prima sezione riguarda le Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF). Sul punto, evidenzia Consob, nell’ultimo anno si è registrato un maggior coinvolgimento degli organi interni nell’individuazione delle tematiche e dei profili ESG rilevanti, con una sensibile diminuzione, invece, del coinvolgimento degli stakeholders esterni.
Inoltre, dall’analisi dei Piani strategici pubblicati sui siti web delle società, è stato verificato come un buon numero di società abbia integrato considerazioni ESG sia nel breve termine che nel lungo termine descrivendo le connessioni tra questioni finanziarie e non finanziarie.
La seconda sezione individua gli indicatori dell’integrazione dei fattori ESG nel processo decisionale del CdA, evidenziando come, soprattutto le società che hanno rinnovato il board, abbiano integrato tali fattori nelle tematiche non finanziarie da prendere in considerazione
La terza sezione esamina le prassi di remunerazione ed incentivazione alla luce dell’integrazione dei fattori ESG. Gli emittenti che integrano fattori non finanziari nelle remunerazioni degli amministratori, infatti, sono nettamente cresciuti rispetto all’anno precedente.
La quarta sezione riporta un’analisi sull’evoluzione delle informazioni ambientali riportate nelle dichiarazioni non finanziarie (DNF) delle società quotate nell’ultimo triennio.