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Informazioni di sostenibilità dalle PMI alle banche: il documento del MEF

24 Giugno 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Dipartimento del Tesoro del MEF ha avviato la consultazione pubblica sul documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche, incentrato sulle informazioni di sostenibilità delle PMI, e sviluppato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, con il supporto di DG REFORM, e in collaborazione con numerosi stakeholder.

Il Tavolo in questione, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è volto a favorire il dialogo tra PMI e banche, e contribuire alla definizione di un equilibrato modello di rendicontazione, che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti interessati, in via diretta e indiretta, dalle nuove norme.

Con riferimento alle informazioni di sostenibilità delle PMI non quotate, il Tavolo, in collaborazione con diversi stakeholder, ha sviluppato uno strumento, il Dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche, volto a facilitare l’interazione tra le PMI e le banche al fine di:

  1. agevolare lo scambio di informazioni tenendo conto di criteri di standardizzazione, proporzionalità, efficienza ed economicità
  2. aumentare la consapevolezza delle PMI sull’importanza delle informazioni di sostenibilità, anche nell’ottica di un progressivo avvicinamento all’adozione (auspicata) dello standard VSME ED di EFRAG;
  3. porre le basi per iniziative di formazione e “progetti pilota”, volti a innalzare le competenze delle PMI in materia di sostenibilità.

Il Documento si compone delle “Informazioni di sostenibilità dalle PMI alle banche” e della “Guida Metodologica” con i relativi allegati.

Nel Documento si ricorda inoltre che, per supportare le PMI nella produzione di informazioni di sostenibilità, la Commissione Europea ha invitato l’EFRAG a predisporre uno standard volontario rivolto alle PMI non quotate.

Ad oggi, l’EFRAG ha sottoposto alla consultazione l’Exposure Draft for the voluntary reporting standard for non-listed SMEs (VSME ED), che offre un modello europeo di identificazione e rappresentazione delle informazioni sulla sostenibilità delle PMI che risponda alle esigenze dei principali utilizzatori (investitori, banche e partner commerciali).

Il presente documento di consultazione si pone su un piano di complementarità rispetto a tale iniziativa dell’EFRAG: da un lato mira a concentrarsi sullo specifico rapporto tra le PMI e le banche, e, dall’altro, intende facilitare la standardizzazione delle prassi in via di adozione, nel contesto italiano.

Le informazioni sono raccolte nel documento con un approccio modulare, volto a dare opportuno rilievo alla necessità di proporzionalità rispetto alla dimensione delle imprese, e sono suddivise in cinque sezioni per coprire gli aspetti generali, ambientali (E), sociali (S) e di governance (G).

Ciascuna sezione si articola in più tematiche, riportando:

  • nella colonna Tipologia, se si tratta di informazioni generali, metriche, politiche/procedure, azioni/risorse o obiettivi;
  • nella colonna Informazione di sostenibilità, la descrizione delle informazioni da rappresentare;
  • nella colonna Unità di misura, l’unità di misura da utilizzare per esprimere l’informazione (Euro/anno, %, ton. ecc.);
  • nella colonna Priorità per micro-imprese, se l’informazione ha priorità 1 o 2, nel presupposto che le micro-imprese forniscano (almeno) le informazioni con priorità 1, in conformità a criteri di proporzionalità;
  • nella colonna Corrispondenza requisito EFRAG VSME ED se l’informazione è presente anche nella bozza VSME ED, precisando in quale modulo si trova l’informazione (c.d. Module);
  • nella colonna Riferimento alla normativa applicabile alle banche, la fonte normativa che determina la richiesta da parte delle banche delle informazioni delle PMI loro clienti (per esempio, il numero del modello Pillar 3).

Il Documento viene sottoposto a consultazione per recepire le considerazioni dei soggetti interessati, ed è accompagnato da alcune domande su aspetti specifici, rispetto ai quali si intende sollecitare un riscontro puntuale da parte dei partecipanti.

La consultazione avrà la durata di 6 settimane, ed i soggetti interessati potranno trasmettere le loro risposte e osservazioni via e-mail entro il 2 agosto 2024.

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