Federcontribuenti denuncia l’innalzamento della soglia di usura prevista nel Decreto sviluppo (Decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2011).
Il nuovo regime normativo prevede infatti che il tasso soglia per l’usura venga definito aumentando del 25% (e non, come accadeva prima, del 50%) il tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia, aumentato di quattro punti percentuali, con un differenziale massimo tra tasso soglia e tasso medio pari a 8 punti percentuali.
Secondo Federcontribuenti, la norma avrebbe efficacia retroattiva, comportando di fatto per i magistrati l’obbligo di archiviazione di numerosi procedimenti a carico delle banche e riconducibili al fenomeno dell’usura.
Per il presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, «dopo aver messo una pietra tombale sui rimborsi per anatocismo (rendendo vana la sentenza della Cassazione che dichiarava illegali gli interessi sugli interessi), sono stati aumentati i tassi soglia, e tutto ciò nei fatti consentirà che l’usura bancaria praticata prima del decreto sviluppo non costituisca più reato».