L’European Data Protection Board (EDPB) e il Garante europeo per la privacy (European Data Protection Supervisor – EDPS) hanno pubblicato un rapporto congiunto in materia di Intelligenza Artificiale (IA).
In particolare, evidenzia il rapporto, tenendo conto dei rischi estremamente elevati posti dall’identificazione biometrica a distanza di individui in spazi accessibili al pubblico, l’EDPB e l’EDPS chiedono un divieto generale di qualsiasi uso dell’IA per il riconoscimento automatico delle caratteristiche umane in spazi accessibili al pubblico, come il riconoscimento dei volti, andatura, impronte digitali, DNA, voce, sequenze di tasti e altri segnali biometrici o comportamentali.
Allo stesso modo, l’EDPB e l’EDPS raccomandano di vietare i sistemi di intelligenza artificiale che utilizzano i dati biometrici per classificare gli individui in gruppi in base a etnia, genere, orientamento politico o sessuale per i quali la discriminazione è vietata ai sensi dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali.
Inoltre, l’EDPB e l’EDPS ritengono che l’uso dell’IA per dedurre le emozioni di una persona dovrebbe essere proibito, tranne in casi molto specifici, come alcuni scopi sanitari.
Infine, l’EDPB e l’EDPS mettono in discussione la designazione di un ruolo predominante alla Commissione europea nell’”European Artificial Intelligence Board” (EAIB), poiché ciò sarebbe in conflitto con la necessità di un organismo europeo di IA indipendente da qualsiasi influenza politica.
