Si pubblica in allegato l’ultima e, pare, definitiva, bozza del “Contratto per il Governo del cambiamento”, pubblicata dall’ANSA, che dovrebbe costituire il programma di quello che dovrebbe essere il futuro Governo Movimento 5 Stelle e Lega.
Molte le misure, tra cui quelle relative ad investimenti e risparmio, che si riportano testualmente di seguito.
Banca per gli investimenti
È necessario prevedere una “Banca” per gli investimenti, lo sviluppo dell’economia e delle imprese italiane utilizzando le strutture e le risorse già esistenti.
La “Banca”, regolata da un’apposita legge, deve usufruire di una esplicita e diretta garanzia dello Stato, con conseguente facilità di reperire risorse per attuare tutte le iniziative che intende intraprendere.
Dovrà inoltre agire sotto la supervisione di un organismo di controllo pubblico nel quale siano presenti il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello sviluppo economico.
Oltre alla cabina di regia sulla gestione degli strumenti di politica industriale e del credito e dell’innovazione, al fine di evitare sovrapposizioni o, peggio, conflitti tra strumenti nazionali e locali, per una più efficiente allocazione delle risorse finanziarie, la banca svolgerà le attività di:
- attività di secondo livello per le piccole e medie imprese agendo in cofinanziamento con il sistema bancario, soprattutto con le banche di medie e piccole dimensioni radicate sul territorio, a supporto delle PMI;
- finanziamento di iniziative di interesse pubblico e strategico nazionale;
- Export e Project Finance in concorrenza con altri player di mercato;
- credito di aiuto alle imprese italiane che operano nei Paesi in via di Sviluppo come investimento ad utilità differita per acquisire posizioni di vantaggio su mercati emergenti;
- Gestione del Fondo di Garanzia per le PMI, quale asset strategico di supporto al sistema nazionale del credito e delle garanzie per favorire il risparmio patrimoniale necessario al rispetto dei requisiti sempre più stringenti derivanti dalle normative internazionali sul credito di prossima introduzione;
- innovazione con il fine di perseguire le politiche di indirizzo del MEF.
Tutela del risparmio
Il sistema del “bail in” bancario ha provocato la destabilizzazione del credito in Italia con conseguenze negative per le famiglie, che si sono viste espropriare i propri risparmi che supponevano essere investiti in attività sicure.
Occorre rivedere radicalmente tali disposizioni per una maggior tutela del risparmio degli italiani secondo quanto afferma la Costituzione.
In particolar modo, è necessario responsabilizzare maggiormente sia il management che le autorità di controllo in quanto primi responsabili di eventuali dissesti, anche attraverso l’inasprimento delle pene esistenti per fallimenti dolosi. Per far fronte al risarcimento dei risparmiatori “espropriati” si prevede anche l’utilizzo effettivo di risorse, come da legge vigente, provenienti da assicurazione e polizze dormienti.
La platea dei risparmiatori che hanno diritto a un risarcimento, anche parziale, deve essere allargata anche ai piccoli azionisti delle banche oggetto di risoluzione.