Il Foreign Account Tax Compliace Act (FATCA), adottato dal Congresso statunitense nel 2010, prevede che le istituzioni finanziarie estere (quindi anche italiane) debbano rivelare l’identità di ciascuna persona americana titolare di un conto presso di esse.
In particolare, a partire dal 1° gennaio 2013, le istituzioni finanziarie di tutto il mondo che intendono investire negli USA, sia per conto proprio sia per conto di clienti (americani o meno) devono firmare un accordo con l’Amministrazione finanziaria statunitense (Internal Revenue Service o IRS), in cui si impegnano a identificare qualsiasi cittadino americano o soggetto residente negli USA che sia beneficiario effettivo di una posizione finanziaria aperta presso gli stessi istituti ed a fornire annualmente tutte le informazioni relative a dette posizioni (identità del beneficiario effettivo del conto, saldo nel conto, reddito generato e altre informazioni su richiesta).
A tal fine, gli istituti finanziari dovranno ottenere una liberatoria dai soggetti americani interessati ai fini delle leggi sulla privacy.
Qualora l’istituzione estera non firmi l’accordo, il 100 per cento di tutto il reddito (inclusi i proventi lordi di investimento) avente fonte negli USA è soggetto ad una ritenuta alla fonte del 30%.