L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato il suo quarto parere biennale sul rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo che gravano sul settore finanziario dell’Unione europea.
Il parere è stato emesso in conformità all’articolo 6, paragrafo 5, della Direttiva (UE) 2015/849 (IV Direttiva Antiriciclaggio).
Il parere illustra inoltre le azioni che le Autorità competenti e i co-legislatori dell’UE possono intraprendere per mitigare tali rischi.
L’EBA emette questo parere in un contesto di cambiamento del panorama dei rischi, che impatta sulla conformità degli istituti di credito rispetto agli obblighi in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) e sugli approcci delle Autorità di vigilanza.
Tra gli esempi vi sono eventi geopolitici come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sviluppi legislativi, come la pubblicazione di un “pacchetto antiriciclaggio” completo e il regolamento sui mercati dei cripto-asset (MiCAR).
Inoltre, sono inclusi rischi emergenti come la corruzione e il riciclaggio dei proventi dei reati ambientali e della criminalità informatica.
Alcuni dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo individuati nel presente parere, come quelli associati alle attività criptovalutarie, ai servizi finanziari innovativi, all’identificazione dei titolari effettivi e al finanziamento del terrorismo, erano già stati analizzati nei precedenti pareri dell’EBA e continuano a essere rilevanti anche oggi.
Altri rischi evidenziati nel 2021, tra cui quelli associati alla pandemia da Covid-19 e al de-risking, stanno iniziando a diminuire.
La consapevolezza dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo sta aumentando in tutti i settori di competenza dell’EBA, con piccoli ma tangibili miglioramenti negli istituti di credito e nelle imprese di investimento.
Allo stesso tempo, i sistemi e i controlli antiriciclaggio e antiterrorismo messi in atto dagli istituti non sono sempre efficaci, con problemi significativi nell’approccio al monitoraggio delle transazioni e alla segnalazione delle operazioni sospette.
La vigilanza antiriciclaggio e antiterrorismo sta migliorando nel complesso, con un maggior numero di supervisori che effettuano valutazioni formali del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in conformità alle linee guida dell’EBA.
La frequenza e l’intensità dell’impegno della Vigilanza stanno aumentando, con un impatto piccolo ma tangibile sui livelli di rischio intrinseco e residuo.
Tuttavia, come evidenziato nelle relazioni dell’EBA sul rischio negli istituti di pagamento e sugli approcci di vigilanza per le banche, l’attività di vigilanza non è sempre commisurata ai livelli percepiti di rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo né risulta sempre complessivamente efficace.
La cooperazione delle autorità di vigilanza antiriciclaggio e antiterrorismo con le altre autorità è migliorata grazie alle iniziative dell’EBA, come i Collegi antiriciclaggio e antiterrorismo, i Collegi di vigilanza, le Linee guida dell’ABE sulla cooperazione e lo scambio di informazioni e le linee guida prudenziali dell’ABE, come le Linee guida SREP.
EBA ritiene tuttavia che questa cooperazione possa essere ulteriormente migliorata nel dialogo con le autorità fiscali per i reati fiscali.