Con Lettera al mercato del 27 luglio 2023 l’IVASS ha fornito chiarimenti relativamente all’emissione dei contratti R.C. auto in presenza di Documento Unico (DU) non valido per la circolazione.
IVASS registra infatti segnalazioni sempre più frequenti da parte delle forze dell’ordine che contestano l’emissione di contratti R.C. auto per veicoli dotati di un Documento Unico con dicitura di «Documento non valido per la circolazione», ovvero con la suddetta dicitura grossolanamente cancellata, ricoperta o abrasa.
Il Documento Unico attesta che il veicolo è stato oggetto di “mini voltura”, ovvero di trasferimento di proprietà verso contribuenti che commerciano veicoli.
Con il trasferimento, il cedente viene sollevato da qualsivoglia responsabilità civile, penale e amministrativa che sia connessa alla proprietà e al possesso del veicolo. Per contro, l’acquirente può mettere in circolazione il veicolo unicamente per finalità legate alla vendita purché coperto da una particolare polizza assicurativa che preveda la targa prova quale strumento di attribuzione della garanzia.
Non dichiarare che il veicolo oggetto del contratto di R.C. auto è stato oggetto di “mini voltura” integra una dichiarazione inesatta, ovvero una reticenza entrambe dolose (ex art. 1892 c.c..), finalizzate all’elusione del regolare adempimento dell’obbligo assicurativo.
Per contrastare tale fenomeno, IVASS invita le compagnie assicurative:
- a informare gli intermediari sui controlli da effettuare sui documenti prodotti dai contraenti;
- a effettuare specifici controlli presso le reti vendita per intercettare ogni eventuale assunzione irregolare dei suddetti rischi.
Le imprese sono inoltre invitate ad effettuare un controllo a campione sui contratti R.C. auto che abbiano come contraente e/o proprietario del veicolo indicato in polizza soggetti “commercianti di veicoli”.