In attesa dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa, in corso di revisione da parte della Commissione incaricata, nel contesto della decretazione emergenziale, da ultimo il c.d. “Decreto 118” (d.l. 24 agosto 2021 n. 118, convertito in legge con l. n. 147/2021) ha introdotto forti novità, tra cui l’istituto della composizione negoziata della crisi.
Per superare gli effetti dovuti dalla pandemia e garantire un supporto adeguato alle imprese, l’attenzione si pone sullo sviluppo di figure professionali specializzate nel settore. A tale fine sono stati organizzati corsi di formazione dedicati all’esperto della crisi. Si tratta di corsi basati su quanto prescritto dal Decreto 118 e da quello ministeriale di attuazione che permettono al corsista di ottenere i requisiti della formazione e dell’esperienza necessari per accedere all’elenco degli esperti formato presso le Camere di Commercio.
Nello specifico il Master già in corso in “Crisi Insolvenza Sovraindebitamento – CrIS”, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha subito dedicato al nuovo istituto una tavola rotonda aperta al pubblico e gestita da massimi esperti. Durante questo evento sono stati trattati i principali aspetti critici dello strumento tra cui: l’indipendenza, l’adeguatezza e le responsabilità dell’esperto, il dovere di partecipazione alle trattative previsto in capo agli enti finanziari e cessionari/gestori di NPL e le conseguenze della sua inosservanza, il ruolo del tribunale nell’amministrazione dell’impresa e nella concessione delle misure protettive, le nuove ipotesi di revocatoria e di esenzione dalla stessa e l’enorme benefit del concordato semplificato con le sue potenzialità espansive de iure condendo.
Per quanto riguarda la nuova edizione di CrIS, il programma è stato aggiornato e in un apposito modulo, dopo aver trattato del rapporto tra gli strumenti di allerta e composizione assistita della crisi, che seppur “sulla carta” del diritto vigente sono destinati ad entrare in vigore, dell’istituto della composizione negoziata, si esamina quest’ultimo sotto tutti i riguardi: dai soggetti coinvolti, al procedimento, ai profili sostanziali dello stesso, ai suoi esiti. La trattazione, senza perdere il carattere sistematico proprio di un master universitario, si fermerà nel dettaglio su tutti gli aspetti e sulle maggiori questioni pratiche che l’istituto propone: nella consapevolezza che, se da una parte, tale strumento può offrire chance di un salvataggio rapido ed economico, dall’altra ben si presta ad abusi e a una funzione meno nobile rispetto a quella per cui è stato pensato.
Il modulo sulla composizione negoziata della crisi, come tutti gli altri moduli del Master, può essere fruito anche singolarmente. Esso comunque fa parte di un percorso ben più ampio, in quanto il settore della crisi richiede una competenza estesa, approfondita e l’intervento di figure plurime. È tale competenza e tutte tali figure che il Master in “Crisi Insolvenza Sovraindebitamento – CrIS” si propone di formare o rafforzare attraverso un percorso articolato che permette di intraprendere o proseguire con maggior robustezza molteplici strade professionali, grazie anche all’ausilio dei Partner collaboratori.
D’altro canto, il Master si pone anche come luogo di incontro tra professionisti in cui confrontarsi e discutere sull’interpretazione delle norme e sulla proposta di modifiche del Codice della Crisi d’impresa.