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La Direttiva sull’imponibilità alle PMI del sistema fiscale della sede centrale

11 Aprile 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento UE ha approvato nella seduta del 10 aprile 2024 una risoluzione legislativa sulla proposta di Direttiva del Consiglio (n. COM 2023-0528) che istituisce un sistema fiscale basato sulle norme (fiscali) della sede centrale per le microimprese e le PMI, che modifica la Direttiva 2011/16/UE (c.d. iniziativa HOT).

Preliminarmente, ai sensi del Regolamento, per “sede centrale” si intende una PMI che opera in uno o più altri Stati membri, esclusivamente attraverso una o più stabili organizzazioni.

Per “norme fiscali della sede centrale” si intendono quindi le norme fiscali dello Stato membro della sede centrale utilizzate per calcolare il risultato imponibile della sede centrale e delle sue stabili organizzazioni.

La proposta è stata approvata nell’ambito della procedura legislativa speciale, previsto dall’art. 289 del TFUE, in cui il Consiglio è il solo legislatore ed il Parlamento UE ha un ruolo meramente consultivo.

Come è possibile leggere nella Relazione della Commissione per i problemi e economici e monetari del Parlamento UE, la c.d. iniziativa HOT rappresenta dunque un’opportunità per gli Stati membri di agevolare il contesto imprenditoriale nel mercato unico, semplificando il quadro giuridico e amministrativo in cui le PMI europee operano.

In particolare, il rispetto degli obblighi fiscali rappresenta un onere eccessivo per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) che spendono circa il 2,5 % del loro fatturato in procedure amministrative di natura fiscale.

Le principali priorità della legislazione dell’UE devono essere l’agevolazione, la semplificazione e la riduzione degli oneri eccessivi, compresi gli oneri amministrativi e fiscali.

Nonostante la natura della procedura legislativa, il Parlamento UE ha un ruolo importante, e richiede al Consiglio, in quest’ambito, un’adozione rapida ed efficace dell’iniziativa HOT.

Le modifiche proposte cercano di aumentare il livello di ambizione della proposta, salvaguardando nel contempo la fattibilità di questo nuovo sistema:

  • si propone di limitare i requisiti di ammissibilità per ampliare l’accesso al sistema, pur mantenendo l’ambito di applicazione
  • si propone di trasformare il sistema e garantire una durata indeterminata per l’applicazione delle norme, liberando le PMI da maggiori costi di conformità per quanto riguarda i processi di ristrutturazione
  • si propone di abbreviare i termini per la presentazione delle domande da parte delle PMI e per lo scambio di informazioni da parte delle autorità nazionali, garantendo un sistema di domande più rapido ed efficiente.

La posizione del Parlamento verrà ora trasmessa al Consiglio UE, con la richiesta di nuova consultazione del Parlamento in caso di successive e ulteriori modifiche della proposta esaminata (da parte del Consiglio).

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