La Banca dei regolamenti internazionali (Bank for International Settlements – BIS) ha recentemente pubblicato uno studio sullo stato attuale e sulle prospettive dei rapporti di corrispondenza tra banche (correspondent banking).
Dallo studio, in particolare, emerge come, a fronte di un incremento dei volumi dei pagamenti transnazionali, il numero dei rapporti di corrispondenza stia significativamente diminuendo, dal momento che il ritorno economico che ne deriva non sembra giustificare i relativi rischi, in primis quello di compliance.
Lo studio prosegue indagando su quella che si prospetta essere come una “nuova generazione” (next generation) di rapporti di corrispondenza, caratterizzata dalla tokenizzazione dei depositi e delle valute emesse dalle Banche centrali.
In particolare, viene richiamato il progetto Agorà (che coinvolge le Banche centrali di Francia, Inghilterra, Giappone, Corea del Sud, Messico, Stati Uniti e Svizzera) ed evidenziato come esso presenti diversi benefici, quali la capacità di combinare i messaggi di pagamento e l’aggiornamento dei conti coinvolti in un’unica operazione, l’automazione della catena dei pagamenti e l’elevata sicurezza in termini di privacy ed antiriciclaggio.
In sintesi, secondo lo studio, la tokenizzazione può dare nuova linfa ai rapporti di corrispondenza rendendoli più efficienti ed economicamente sostenibili, e ciò ovviamente anche a beneficio dell’utenza, in termini di miglioramento dei servizi e riduzione dei costi.