Il Garante Privacy ha pubblicato la relazione sulle attività del 2023, evidenziando un contesto caratterizzato da innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale e PNRR.
Le attività principali dell’Autorità hanno incluso il contrasto al marketing aggressivo, l’attenzione ai soggetti vulnerabili e l’internazionalizzazione dei processi.
Il Garante ha fornito pareri obbligatori al Parlamento e al Governo, contribuendo a modificare tempestivamente atti normativi, come la L. 193/2023 sul diritto all’oblio oncologico; ha altresì instaurato dialoghi diretti tramite audizioni parlamentari su temi rilevanti come la legge sulla concorrenza, l’uso delle intercettazioni e le sfide nelle reti sociali.
Ha inoltre segnalato lacune nella legislazione secondaria riguardo ai trattamenti di dati personali nelle attività giudiziarie e di polizia.
L’Autorità ha fornito consulenze sull’introduzione di nuove funzionalità nei servizi online, sollevando questioni di proporzionalità e necessità dei trattamenti di dati personali.
Nel 2023, il Garante ha analizzato l’attività dell’Agenzia delle entrate e dell’Anagrafe nazionale dei residenti, richiamando ISTAT per non aver implementato misure di pseudonimizzazione.
Le attività del Garante hanno anche riguardato la trasparenza amministrativa e la gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo, con particolare attenzione al whistleblowing.
Ha trattato complesse interazioni tra la tutela degli interessi finanziari e la protezione della riservatezza, sottolineando l’importanza di bilanciare prevenzione del riciclaggio e diritti alla protezione dei dati.
Nel contrasto al telemarketing aggressivo, il Garante ha esaminato l’attività di intermediari e call center, promuovendo un codice di condotta per il settore e un sistema automatizzato di segnalazioni.
Ha anche affrontato l’uso dell’IA da parte di grandi player internazionali, stimolando riflessioni a livello europeo, ed evidenziano l’importanza della supervisione indipendente dei sistemi di IA; ha quindi supportato la proposta della Commissione europea per migliorare la cooperazione tra autorità di controllo nei trattamenti transfrontalieri.
Infine, il Garante ha partecipato a interventi interpretativi della Corte di giustizia dell’UE e ha condotto campagne di sensibilizzazione su temi come il marketing invasivo, i rischi dell’intelligenza artificiale generativa e la protezione dei minori online.