Pubblicato la Relazione dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) sull’attività svolta nel corso del 2022.
Per quanto riguarda i ricorsi presentati, il 2022 ha registrato una diminuzione del 31% sul totale, con oltre 15.400 ricorsi totali, e una ridistribuzione significativa delle controversie per materia.
Aumentata notevolmente la percentuale di ricorsi sui servizi e strumenti di pagamento, anche a causa della diffusione sempre maggiore dei pagamenti digitali.
Di oltre 4.800 ricorsi relativi all’uso fraudolento di servizi e strumenti di pagamento, il 42% sono connessi a fenomeni di spoofing, phishing, smishing o vishing.
Il contenzioso relativo ai finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio e ai buoni fruttiferi postali continua a diminuire, in continuità con il trend 2021: su questi temi, evidenzia la Relazione, gli intermediari tendono a non rispettare le decisioni dell’ABF ed i clienti sono scoraggiati dal presentare ricorsi.
Rispetto alle decisioni prese, queste sono state oltre 17.300, in diminuzione rispetto al 2021, in linea con la riduzione del numero dei ricorsi.
Nel 34% dei casi, le richieste dei clienti sono state accolte totalmente o parzialmente; nel 18% dei casi, è stata dichiarata la cessazione della controversia per accordo tra le parti; nei restanti, i Collegi hanno respinto le richieste in quanto infondate.
La durata media della procedura avanti l’ABF, ricorda la Relazione, è stata di 120 giorni, ampiamente al di sotto dei 180 giorni previsti dalla legge.