Il MEF comunica di aver trasmesso il 3 aprile 2024 al Parlamento la Relazione sul Benessere equo e sostenibile (Relazione BES) per il 2024.
Dalla relazione emerge, secondo il Ministero, un quadro coerente con l’andamento positivo dell’economia italiana e con l’intervento pubblico teso a sostenere la tenuta del tessuto produttivo e sociale.
Fra gli indicatori presi in esame nella relazione si rinvengono:
- Reddito disponibile lordo pro capite
- Disuguaglianza del reddito netto
- Indice di povertà assoluta
- Speranza di vita in buona salute alla nascita
- Eccesso di peso
- Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione
- Tasso di mancata partecipazione al lavoro
- Rapporto tra tasso di occupazione donne 25-49 anni con figli età prescolare e delle donne senza figli
- Indice di criminalità predatoria
- Indice di efficienza della giustizia civile
- Anzianità dei procedimenti pendenti
- Emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti
- Abusivismo edilizio
Le fonti dei dati riportati sono l’ISTAT, il Ministero dell’Interno ed il Ministero della Giustizia, nonché il Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio (Cresme).
La Relazione BES evidenzia, in base a quanto riportato dal MEF, come le misure previste dalla Legge di Bilancio 2024 sembrino intervenire positivamente su diversi aspetti e descrive come incidono sugli indicatori di benessere equo e sostenibile.
Il MEF ricorda che tra i provvedimenti più rilevanti contenuti nella manovra che interessano gli indicatori del dominio “Benessere economico” (Reddito disponibile lordo corretto pro capite, Diseguaglianza del reddito netto, Indice di povertà assoluta) figurano:
- l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
- il rifinanziamento dei contratti per i dipendenti pubblici per il triennio 2022-2024
- la proroga degli schemi di pensionamento anticipato.
Il taglio contributivo rileva, in particolare, per il Reddito disponibile lordo corretto pro capite, mentre contribuiscono al contenimento della Disuguaglianza del reddito netto e dell’Indice di povertà assoluta l’incremento delle risorse destinate alla carta “Dedicata a te” e le nuove misure a sostegno del reddito e dell’inclusione (Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro).
Il Reddito disponibile lordo corretto pro capite nominale è in crescita: nel 2022 registrava un livello pari a 23.442 euro e la variazione annuale più elevata dal 2008 (+5,6 per cento).
Secondo il MEF, all’andamento del RDLC pro capite nominale ha in particolare contribuito l’aumento dei redditi da lavoro (+5,9%), sostenuto dagli adeguamenti salariali, dalle misure di sostegno al reddito e dalla dinamica positiva dell’occupazione.
Anche nel quadriennio di previsione, 2023-2026, il RDLC pro capite nominale è previsto in crescita, dal +5,3% del 2023 al +2,9% del 2026.
Il MEF si attende ulteriori impatti positivi sugli indicatori del “Benessere economico” dal rafforzamento delle politiche sociali, come:
- la messa a regime dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) a favore di alcune categorie di lavoratori autonomi
- l’incremento del fondo per le derrate alimentari
- l’istituzione di un fondo per il contrasto al disagio abitativo
- gli stanziamenti in favore del reddito di libertà per le donne vittime di violenza in condizione di fragilità.
Un impatto positivo è atteso dal MEF anche dall’esonero contributivo del 100% a carico delle lavoratrici dipendenti e a tempo indeterminato con 3 o più figli (per il triennio 2024-2026) e per quelle con 2 figli (per il 2024),nonché dall’incremento del c.d. bonus asili nido.