Pubblicata dal Garante per la protezione dei dati personali (Garante per la privacy) la Relazione relativa all’attività svolta nel corso del 2022.
L’anno 2022, dal punto di vista della privacy, si è caratterizzato per l’utilizzo sempre maggiore di piattaforme online e dalla crescita dell’intelligenza artificiale.
Tali fenomeni hanno visto impegnato il Garante in un’attività di bilanciamento tra le diverse necessità connesse al funzionale trattamento dei dati ed al rispetto dei diritti delle persone.
Per quanto qui maggiormente interessa, si segnalano diversi interventi legati al digitale, tra cui:
- l’economia fondata sui dati;
- le grandi piattaforme ed i problemi connessi alla tutela dei minori;
- i big data;
- l’intelligenza artificiale generativa, il Metaverso e le problematiche poste dagli algoritmi;
- gli scenari tracciati dalle neuroscienze;
- la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico;
- la monetizzazione delle informazioni personali.
Inoltre, rilevante è stato il tema dell’uso dei dati biometrici ed il diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale.
La Relazione segnala, sul fronte cybersecurity, l’avvio della collaborazione tra il Garante privacy e la Agenzia nazionale per la sicurezza.
Una forte accelerazione alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è stata data dall’attuazione del PNRR.
Sul tema fiscalità, ricorda la Relazione, il Garante privacy ha chiesto maggiori garanzie per gestire i rischi derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale nella lotta all’evasione fiscale. In particolare, devono essere valutati in concreto gli strumenti utilizzati e deve essere rafforzato l’intervento umano nello sviluppo di dataset di analisi e controllo.