Nel caso di accertamenti contabili sui conti correnti, è difficile ipotizzare – così riscontra l’ordinanza del Tribunale di Roma – che sia possibile ricorrere a prova diverse dalla CTU per accertare se il calcolo degli interessi sia corretto meno; “così che la richiesta di CTU di per sé non è esplorativa, essendo quello l’unico mezzo per accertare la correttezza del saldo o della richiesta della banca”. Il correntista, che eccepisce il superamento del tasso soglia, ha piuttosto un “onere di allegazione del fatto”: tale onere risulta “adempiuto quando sono esposte le ragioni per le quali si ritiene che il calcolo è illegittimo”.
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