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La riserva di capitale anticiclica e quella di rischio sistemico: nota di Bankitalia

11 Marzo 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato una nota di stabilità finanziaria e vigilanza (nota n. 36 – marzo 2024) dal titolo “Il rafforzamento dei buffer macroprudenziali rilasciabili nei paesi dello Spazio economico europeo”, che analizza il recente ricorso alla riserva di capitale anticiclica, nonché a quella a fronte del rischio sistemico, negli stati membri dello Spazio economico europeo.

L’autorità macroprudenziale nazionale può infatti decidere di rilasciare tali riserve per supportare il sistema bancario nei periodi di crisi, come è accaduto durante la pandemia nei paesi in cui queste riserve erano state costituite.

Negli ultimi anni sempre più autorità, sfruttando la solida posizione patrimoniale del sistema bancario e l’elevata redditività, hanno deciso di intensificare l’utilizzo delle riserve macroprudenziali rilasciabili.

Al momento, rende noto Banca d’Italia, solo quattro stati membri, tra cui l’Italia, non hanno attivato nessuna delle due riserve.

Banca d’Italia ricorda in particolare che il CCyB (countercyclical capital buffer – riserva di capitale anticiclica) è una misura macroprudenziale, riconosciuta a livello internazionale, introdotta dopo la crisi finanziaria globale dal Comitato di Basilea, per mitigare la pro-ciclicità del sistema finanziario, attraverso l’accumulazione, in periodi di crescita eccessiva del credito, di una riserva supplementare di capitale da rilasciare al manifestarsi di una crisi.

Il SyRB (systemic risk buffer – riserva di rischio sistemico) è invece uno strumento esclusivamente europeo, non previsto dal Comitato di Basilea, introdotto nell’ordinamento con la Direttiva UE/2013/36 (Capital Requirements Directive – CRD IV) per fronteggiare rischi sistemici di natura non ciclica, con la possibilità di applicarlo alle esposizioni ponderate per il rischio (RWA) del sistema bancario o nei confronti di gruppi di intermediari.

La Direttiva UE/2019/878 (CRD V) ha ampliato la flessibilità di utilizzo del SyRB, permettendone l’applicazione anche a sottoinsiemi di esposizioni ed estendendone la possibilità di impiego a qualunque rischio di natura macroprudenziale, anche ciclico, che non sia già presidiato da altri strumenti macroprudenziali previsti dalRegolamento (UE) 575/2013(Capital Requirements Regulation – CRR).

Il documento viene pubblicato in concomitanza all’avvio della pubblica consultazione, da parte di Banca d’Italia, sull’attivazione per tutte le banche una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB).

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