Con Risposta n. 55 del 31 gennaio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in materia di applicazione del regime per i lavoratori impatriati nel caso di prestazione di lavoro dipendente in smart working dall’Italia per conto di datore di lavoro con sede all’estero.
In particolare, evidenzia l’Agenzia, ove vengano rispettato i requisiti previsti per la fruizione del regime in oggetto, nel caso di datore di lavoro non residente, come nel caso in esame, l’articolo 16, come modificato dall’articolo 5, comma 1, del decreto legge n. 34 del 2019, non richiede che l’attività sia svolta per un’impresa operante sul territorio dello Stato, pertanto, possono accedere all’agevolazione i soggetti che vengono a svolgere in Italia attività di lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con sede all’estero, o i cui committenti (in caso di lavoro autonomo o di impresa) siano stranieri (non residenti).