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Le caratteristiche degli smart contract: studio di Banca d’Italia

2 Settembre 2024

Edoardo Cecchinato, dottorando in Diritto dell’Economia presso l’Università degli Studi di Padova

Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha recentemente pubblicato uno studio sulle caratteristiche degli smart contract per l’erogazione di servizi bancari, finanziari e assicurativi.

Tale approfondimento costituisce il primo step di un progetto più ampio volto non soltanto a delineare i profili tecnologici e giuridici degli smart contract ma anche a definire, come best practice indirizzate agli operatori di mercato, le caratteristiche che essi dovrebbero possedere per poter essere utilizzati nell’ambito dei servizi in questione.

Lo studio pubblicato da Banca d’Italia è diviso in due parti: la prima tratta le questioni giuridiche rilevanti inerenti all’utilizzo degli smart contract, distinguendo quando necessario tra smart contract code e smart legal contract.

In particolare, viene prima offerta un’analitica ricognizione della normativa potenzialmente rilevante, europea e nazionale: DLT Pilot Regime, Markets in Crypto-Assets Regulation, Digital Operational Resilience Act, Anti-Money Laundering Directive, AI Act, General Data Protection Regulation e Decreto-Legge 14 dicembre 2018, n. 135.

Successivamente, lo studio si sofferma sulle diverse problematiche affrontate dalla dottrina italiana e straniera, quali la natura giuridica degli smart contract, la trasparenza, l’inclusione finanziaria, e le questioni di diritto internazionale privato.

La seconda parte dello studio, invece, è dedicata agli aspetti tecnologici e si focalizza, in primo luogo, sulle caratteristiche tecniche della blockchain, proponendone una tassonomia: in particolare, vengono approfondite questioni come l’architettura di rete, la sicurezza, la scalabilità, la decentralizzazione, l’impatto energetico, la capitalizzazione, il modello economico di riferimento e la relativa governance.

La seconda parte dello studio prosegue e si conclude con l’esame dei profili tecnici degli smart contract e, anche di questi, viene propone una tassonomia: nello specifico, vengono esaminati le modalità d’interazione, il ciclo di vita, gli aggiornamenti, il sistema di governance, l’ambiente di esecuzione, il linguaggio di programmazione e la sicurezza.

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