La Commissione europea ha proposto ieri nuove norme per garantire che le attività delle imprese digitali siano tassate in modo equo e favorevole alla crescita nell’UE.
Le attuali normative fiscali non sono state infatti elaborate per queste imprese, che sono globali, virtuali o caratterizzate da una presenza fisica minima o inesistente.
Il cambiamento, evidenzia la Commissione, è stato radicale: attualmente 9 delle 20 società più importanti al mondo per capitalizzazione di mercato sono digitali, rispetto a 1 su 20 dieci anni fa.
Due le proposte legislative distinte presentate dalla Commissione:
- la prima, volta a riformare le norme in materia di imposta sulle società, in modo che gli utili siano registrati e tassati nel luogo in cui le imprese hanno un’interazione significativa con gli utenti attraverso i canali digitali. Si tratta della soluzione a lungo termine preferita dalla Commissione.
- la seconda, rispondente alle richieste di numerosi Stati membri, concerne l’istituzione di un’imposta temporanea da prelevare sulle principali attività digitali, che al momento sfuggono a qualsiasi tipo di imposizione nell’UE.