ICMA (l’International Capital Market Association) ha risposto il 13 settembre 2024 alla consultazione della Commissione europea sull’intelligenza artificiale (IA) nel settore finanziario.
La risposta dell’ICMA si basa sul feedback del gruppo di lavoro Artificial Intelligence in Capital Markets (AICM), che comprende investitori, banche, infrastrutture di mercato, studi legali ed emittenti dei mercati internazionali dei capitali di debito.
Data la composizione del gruppo di lavoro sull’Intelligenza Artificiale nei Mercati dei Capitali, la risposta dell’ICMA alla consultazione esclude la parte 2 “Domande relative a casi d’uso specifici nei servizi finanziari”.
Tuttavia, per conoscere i casi d’uso specifici dell’IA nel settore dei mercati dei capitali di debito nei diversi settori di mercato, ICMA ha monitorato le nuove applicazioni FinTech nei mercati obbligazionari sul suo sito web.
Uno degli obiettivi principali del gruppo di lavoro sull’Intelligenza Artificiale nei Mercati dei Capitali è quello di fornire un forum di discussione e formazione sull’IA nel settore, compresa la promozione di best practice che favoriscano mercati obbligazionari efficaci a livello globale.
Il feedback di questa consultazione si basa sui risultati iniziali dei partecipanti, che si trovano in varie fasi del loro percorso di IA.
In sintesi, i membri dell’ICMA:
- incoraggiano l’innovazione nel settore dei mercati dei capitali di debito e sostengono un’applicazione equa e trasparente dell’IA
- sottolineano l’importanza della convalida umana e di un quadro interno per gestire l’uso responsabile dell’IA in un’organizzazione: i quadri di rischio interni che coprono i rischi legati all’IA esistono da tempo nelle organizzazioni finanziarie, poiché i modelli di IA, compresi gli algoritmi di apprendimento automatico, non sono una tecnologia nascente in questo settore
- evidenziano l’interconnessione della tecnologia dell’IA con gli sviluppi relativi all’ESG e alla DLT, nonché il rischio potenziale di un impatto involontario sull’innovazione se la regolamentazione supplementare alla legge UE sull’IA venisse introdotta troppo presto
- sottolineano che gli atti legislativi esistenti, come UCITS, AIFMD e MiFID II/MiFIR, prevedono già tutele per l’uso responsabile della tecnologia, compresa l’IA e i relativi fornitori di servizi: raccomandano quindi che, nell’attuazione dell’AI Act si tenga conto di questo aspetto, per garantire un’adeguata interconnessione con la normativa vigente
- considerano l’aumento dell’efficienza e dell’automazione come uno dei principali vantaggi dell’utilizzo dell’IA.