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Limiti a sovvenzioni estere distorsive del mercato: il Parlamento Ue sul nuovo Regolamento

14 Novembre 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento europeo ha approvato il testo del nuovo Regolamento che mira a garantire che le sovvenzioni concesse da Paesi terzi alle imprese non siano distorsive per il mercato interno UE.

Secondo quanto previsto nel nuovo Regolamento, la Commissione europea potrà indagare sulle sovvenzioni previste da paesi non-UE a imprese che operano nell’Unione europea.

Nel caso in cui individui sovvenzioni distorsive del mercato, la Commissione potrà prevedere delle misure per evitare che le imprese che beneficiano di misure di sostegno, abbiano un ingiusto vantaggio nei confronti dei concorrenti dell’Unione europea in fusioni, acquisizioni o procedure di appalto pubblico.

Il regolamento va a colmare una lacuna regolamentare che sussiste da molto tempo, infatti, attualmente non esiste un quadro normativo che regoli il sostegno concesso da Paesi terzi, mentre i Paesi UE sono sottoposti a norme rigorose sugli aiuti di Stato.

Secondo il nuovo Regolamento, le imprese saranno tenute a comunicare alla Commissione le fusioni e le acquisizioni se una delle parti coinvolte ha un fatturato nell’Unione europea di almeno 500 milioni di euro e se usufruisce di un contributo finanziario straniero di almeno 50 milioni di euro.

La Commissione potrà indagare anche sulle offerte per appalti pubblici pari ad almeno 250 milioni di euro.

Il Parlamento UE ha inoltre previsto che la Commissione sia tenuta a pubblicare delle linee guida su come valutare la natura distorsiva delle sovvenzioni estere e valutare l’effetto distorsivo del mercato di una sovvenzione rispetto ai suoi potenziali benefici.

Il presente regolamento riguarda tutti i settori economici, compresi quelli di interesse strategico per l’Unione e le infrastrutture critiche, come quelli di cui all’articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2019/452 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Il Consiglio dell’Unione europea dovrebbe adottare a sua volta il testo definitivo entro il 28 novembre.

Il nuovo regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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