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Giurisprudenza

Limiti alla deducibilità delle perdite infragruppo della consociata estera

10 Luglio 2018

Corte di Giustizia UE, Sez. I, 4 luglio 2018, C-28/17 – Pres. de Lapuerta, Rel. Bonichot

Di cosa si parla in questo articolo

L’articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che non osta, in linea di principio, a una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale in forza della quale le società residenti di un gruppo sono autorizzate a dedurre dal loro risultato consolidato le perdite di una stabile organizzazione residente di una società controllata non residente di tale gruppo soltanto nel caso in cui le norme applicabili nello Stato membro dove detta società controllata ha la sede non consentano di dedurre tali perdite dal risultato di quest’ultima, quando l’applicazione di tale normativa è combinata a quella di una convenzione volta a prevenire la doppia imposizione che autorizza, in quest’ultimo Stato membro, la detrazione dall’imposta sul reddito dovuta dalla società controllata di un importo corrispondente all’imposta sul reddito pagata, nello Stato membro nel cui territorio tale stabile organizzazione è situata, in relazione all’attività di quest’ultima. Tuttavia, l’articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una siffatta normativa se la sua applicazione abbia l’effetto di privare detto gruppo di ogni possibilità effettiva di deduzione di dette perdite dal suo risultato consolidato, allorché un’imputazione delle stesse perdite al risultato di detta società controllata è impossibile nello Stato membro nel cui territorio quest’ultima ha la sede, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.

 

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