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Listing act: il Parlamento UE approva le norme sulla quotazione delle PMI

29 Aprile 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento UE ha approvato il pacchetto sul c.d. listing act, ovvero il pacchetto di norme proposto dalla Commissione UE volto a rendere i mercati pubblici dei capitali dell’UE più attraenti per le società europee ed a facilitare la quotazione delle società di tutte le dimensioni, comprese le PMI, nelle borse europee.

L’approvazione segue all’accordo di trilogo raggiunto con il Consiglio UE, concretizzatosi con l’impegno assunto dal rappresentante del Consiglio, con lettera del 14 febbraio 2024, di approvare la posizione del Parlamento europeo.

Il 7 dicembre 2022, la Commissione aveva presentato misure per alleggerire – attraverso un nuovo pacchetto di atti di quotazione – gli oneri amministrativi per le società di tutte le dimensioni, in particolare per le PMI, in modo che possano accedere più agilmente ai finanziamenti del mercato pubblico dei capitali, senza però compromettere l’integrità del mercato e la protezione degli investitori.

Il Parlamento ha quindi approvato in prima lettura, con emendamenti:

In base alle proposte approvate (del c.d. Listing act), verranno quindi ridotti i costi per le imprese europee di tutte le dimensioni, in particolare le piccole e medie imprese, al fine di aiutarle ad accedere a maggiori fonti di finanziamento per quotarsi e rimanere sui mercati pubblici dell’UE.

Le proposte trovano un equilibrio tra l’alleggerimento degli obblighi di comunicazione in corso e il mantenimento dell’integrità e dell’efficienza del mercato, nel quadro degli abusi di mercato, restringendo l’ambito di applicazione dell’obbligo di comunicazione in caso di processi prolungati (eventi in più fasi).

L’obbligo di comunicazione immediata non coprirà più infatti le fasi intermedie del processo, ma gli emittenti devono comunicare solo le informazioni privilegiate relative all’evento che completa il processo prolungato.

La proposta di Direttiva approvata, inoltre, alleggerisce le norme sulla ricerca in materia di investimenti, al fine di informare maggiormente i potenziali investitori sulla prospettiva di investire nelle PMI e migliorare la visibilità degli emittenti quotati: le imprese di investimento dovranno in ogni caso garantire che la ricerca sponsorizzata dall’emittente che distribuiscono, sia prodotta in conformità con il codice di condotta dell’UE.

E’ previsto inoltre il riaccorpamento dei pagamenti per la ricerca e l’esecuzione degli ordini, nonché il rafforzamento della cooperazione ed il coordinamento tra l’ESMA e le autorità nazionali competenti, ad esempio per quanto riguarda gli accordi di cooperazione con i Paesi terzi.

I testi approvati saranno ora trasmessi al Consiglio UE, e, dopo la loro definitiva approvazione, entreranno in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE.

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