L’Agenzia delle Entrate, con Circolare N. 39/E del 2 ottobre 2012, ha fornito alcuni chiarimenti circa la definizione delle liti ultradecennali pendenti in Commissione tributaria centrale, così come regolata dall’articolo 29, comma 16-decies, del decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 (c.d. Milleproroghe 2011), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14.
Tale norma: da un lato, ha differito al 31 dicembre 2013 il termine “per l’esaurimento dell’attività della Commissione tributaria centrale”, che l’articolo 3, comma 2-bis, lettera a), secondo periodo, del DL n. 40 del 2010 fissava al 31 dicembre 2012; dall’altro, ha fornito un’interpretazione autentica delle disposizioni di cui all’articolo 3, comma 2-bis, lettera a), primo periodo, del D.L. n. 40 del 2010, concernenti la definizione automatica delle controversie ultradecennali pendenti innanzi alla Commissione tributaria centrale.
Con la Circolare in oggetto l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sugli effetti della suddetta interpretazione autentica. In particolare, l’Agenzia ha esaminato: il quadro normativo e giurisprudenza comunitaria; l’ambito di applicazione; il presupposto della soccombenza; l’efficacia temporale della norma di interpretazione autentica; gli ulteriori presupposti richiesti per la definizione automatica; il passaggio in giudicato della decisione; il reclamo.