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Lotta all’evasione e trasparenza fiscale: firmato l’accordo fra UE e Svizzera

28 Maggio 2015

Il 27 maggio l’Unione Europea ha firmato un accordo sulla trasparenza fiscale con la Confederazione Elvetica.

L’accordo, che aggiorna il precedente del 2004, contiene norme condivise dagli Stati Membri UE e dalla Svizzera in materia di lotta all’evasione fiscale e all’occultamento di somme in conti esteri.

In particolare è previsto un regime di scambio automatico di informazioni delle posizioni fiscali dei propri residenti. Tale disposizione entrerà in vigore nel 2018, impedendo, fra l’altro, l’occultamento dei proventi dell’evasione in conti elvetici.

Le autorità nazionali, al fine di calcolare ed esigere quanto loro dovuto a fini fiscali, avranno visibilità sui redditi prodotti all’estero dai propri residenti. A tal fine le autorità nazionali europee riceveranno annualmente i principali dati riguardanti i propri residenti titolari di conti in Svizzera, fra cui: nominativo, indirizzo, codice fiscale, data e luogo di nascita e dati riguardanti le posizioni patrimoniali e reddituali dei conti esteri (fra cui gli interessi maturati e i dividendi ricevuti).

In particolare, le autorità potranno:

  • identificare in modo certo i propri contribuenti;
  • calcolare ed esigere quanto dovuto anche in relazione alle posizioni transfrontaliere dei propri contribuenti;
  • valutare il rischio di evasione dei tributi dovuti; e
  • evitare ulteriori attività d’indagine.

L’accordo si pone in continuità con quanto dichiarato dall’ECOFIN lo scorso ottobre, nonché con i nuovi standard OCSE/G20 in materia di scambio automatico di informazioni adottati nel 2014.

Superando il precedente accordo siglato nel 2004, le autorità elvetiche dovranno inoltre garantire l’applicazione di norme equivalenti a quelle europee contenute nella Direttiva 2014/48/UE in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi.

La Commissione Europea sta attualmente negoziando accordi simili con gli stati di Andorra, Lichtenstein, Principato di Monaco e San Marino, che saranno siglati presumibilmente entro la fine del 2015.

L’accordo dovrà essere ultimato in tempo per l’entrata in vigore prevista per l’1 gennaio 2017.

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