Lo scorso 2 febbraio la Commissione Europea ha pubblicato un complesso Action Plan volto a individuare possibili strumenti idonei a rafforzare la lotta al finanziamento del terrorismo. L’Action Plan fa seguito alle recenti azioni di stampo terroristico avvenute nl territorio dell’Unione Europea, che hanno dimostrato l’insufficienza dei sistemi normativi attualmente in vigore.
L’esecutivo UE – sottolineando come le organizzazioni terroristiche traggano fondi dall’espletamento di attività sia lecite, sia illecite – ha strutturato il proprio documento in due principali filoni d’azione:
- tracciabilità di terroristi/associazioni terroristiche facendo leva sui flussi finanziari e strumenti di prevenzione contro la circolazione di fondi e di altri beni; e
- sterilizzazione delle fonti di ricavo in mano a terroristi/associazioni terroristiche, mirando al blocco delle fonti di approvvigionamento, in particolare di natura finanziaria.
L’Action Plan riconosce, in particolare, la presenza di forti vulnerabilità e criticità dovute ai moderni sistemi elettronici di pagamento e di mobilitazione di risorse economiche. Per tale ragione, il piano in oggetto fa parte della più ampia European Agenda on Security, pubblicata dalla Commissione lo scorso 28 aprile 2015.
La Commissione, inoltre, ha evidenziato la necessità, nell’implementare l’Action Plan, di soppesare e bilanciare gli interessi coinvolti, segnatamente: l’esigenza di garantire una maggiore sicurezza in relazione alle azioni terroristiche; la protezione dei dati personali; l’importanza di non creare possibili ostacoli o restrizioni alla libertà economica dei cittadini e delle imprese dell’UE.
Le misure individuate più in dettaglio nel “Factsheet on the Action Plan to strengthen the fight against terrorist financing”, parte del piano d’azione, saranno adottate entro la fine del 2017, per quanto alcune di esse saranno realizzate già nelle prossime settimane.