L’ESMA ha pubblicato un documento in merito ai rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale nella finanza.
In particolare, evidenzia l’ESMA, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella finanza è sempre più oggetto di attenzione da parte delle autorità di regolamentazione e di vigilanza, interessate a esaminarne lo sviluppo e i relativi rischi potenziali.
Nel presente articolo curato da ESMA viene offerta una panoramica dei casi di utilizzo dell’intelligenza artificiale nei mercati finanziari dell’UE, con valutazione del grado di adozione degli strumenti basati sull’IA.
Nella gestione patrimoniale, un numero crescente di gestori utilizza l’ intelligenza artificiale nelle strategie di investimento, nella gestione del rischio e nella compliance.
Tuttavia, solo pochi di essi hanno sviluppato un processo di investimento completamente basato sull’IA e ne promuovono pubblicamente l’uso nella finanza.
Nel trading, i modelli di intelligenza artificiale consentono a trader, broker e istituzioni finanziarie di ottimizzare l’esecuzione delle operazioni e i processi post-negoziazione, riducendo l’impatto sul mercato di ordini di grandi dimensioni e minimizzando i mancati regolamenti.
In altri settori del mercato, anche alcune agenzie di rating del credito, società di consulenza proxy e altri operatori della finanza utilizzano strumenti di intelligenza artificiale, soprattutto per migliorare la raccolta di informazioni e l’analisi dei dati.
Nel complesso, sebbene l’IA sia sempre più adottata per supportare e ottimizzare alcune attività, non sembra portare a una revisione rapida e dirompente dei processi aziendali.
L’uso diffuso dell’IA comporta dei rischi. In particolare, una maggiore diffusione potrebbe portare alla concentrazione di sistemi e modelli tra pochi “big player”.
Inoltre, il concetto di intelligenza artificiale non ha una definizione standard e universalmente condivisa.
In questo senso, gran parte di ciò che viene definito IA in ambito FinTech non è tecnicamente nuovo, ma esiste da molto tempo sotto forma di tecniche di modellazione statistica o econometrica.
La continua crescita della potenza di calcolo e dei dati ha permesso di applicare le tecniche esistenti a una serie di problemi su larga scala.
Di conseguenza, molti dei problemi associati all’uso dell’ intelligenza artificiale nella finanza da parte degli istituti finanziari sono del tutto simili a quelli posti dai modelli tradizionali.
Tuttavia, la portata dell’utilizzo dell’IA, la velocità di funzionamento dei sistemi di IA e la complessità dei modelli sottostanti possono rappresentare una sfida per gli operatori di mercato che intendono utilizzarli e per le loro autorità di vigilanza.
Di conseguenza, la maggior parte delle autorità di regolamentazione è nelle prime fasi di sviluppo di principi di governance specifici per l’ intelligenza artificiale o di linee guida per le imprese finanziarie.
Queste circostanze richiedono ulteriore attenzione e monitoraggio per continuare a garantire che gli sviluppi dell’IA e i relativi rischi potenziali siano ben compresi e presi in considerazione.