CDS e Rating
25.03.2013 – I mercati sembrano apprezzare la risoluzione del problema Cipro. I tassi sono in generale contrazione sul mercato dei periferici e con questi gli spread sul Bund tedesco. Sul mercato dei CDS governativi si osserva invece una generalizzata stabilità degli spread di rischio che già in precedenza non avevano registrato eccessivi movimenti al rialzo. Discorso diverso per il settore bancario. In settimana L’EBA ha comunicato il risultato di nuovi test sulla solidità bancaria. Test che hanno mostrato dei miglioramenti, ma con delle lacune di capitale che molto probabilmente richiederanno ulteriori interventi di rafforzamento/ricapitalizzazione. Se uniamo questo a qualche perplessità relativa al rischio contagio per la questione Cipro, un innalzamento dei CDS può sembrare giustificato.
Valute & Commodity
La pressione sull’Euro nella settimana appena terminata è stata molto forte. I tentennamenti sono stati marcati e la volatilità non è mancata. Ora la situazione sembra rientrata nella normalità con il cross EUR/USD che si è riportato a ridosso della soglia di 1,30 dollari. Questo movimento di stabilizzazione si è propagato anche sulle altre divise con un generalizzato recupero delle quotazioni. Le materie prime hanno seguito le sorti delle valute e sono state influenzate dal modificarsi dell’appetito per il rischio degli investitori. In una settimana governata da buona volatilità,la quotazione di oro è petrolio è risultata sostanzialmente stabile con il primo che ha registrato prima degli acquisti legati al timore di breakout dell’Euro poi rientrato e il secondo che ha invece subito delle vendite poi riassorbite.
Dati Macro
In una settimana dominata dall’attenzione su Cipro è passato in secondo piano il meeting del Fomc in cui si è si deciso di mantenere in essere ancora per molto tempo l’attuale impostazione di politica monetaria, ma dal quale sono uscite nuove e più pessimistiche stime sulla crescita degli USA. Il principale timore della FED è che la politica fiscale restrittiva a cui l’America sta andando incontro (nuove tappe del fiscal cliff sono in avvicinamento) possano danneggiare la già flebile crescita e il mercato del lavoro. Sempre negli USA sono però arrivate buone indicazioni dal mercato immobiliare (+ 0,8% l’apertura di nuovi cantieri e la vendita di case esistenti). Buono anche il dato sul Leading Indicator (+0,5%). In Europa invece male la rilevazione dell’indice PMI, sceso a 46,5 dai 47,9 di febbraio. Anche in Germania il dato è risultato in contrazione. Rimane invece costante la fiducia dei consumatori europei.
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